venerdì 9 settembre 2016

Due top 11 dal calciomercato

Abbiamo confrontato due diverse possibili selezioni di giocatori protagonisti nell'ultima sessione di calciomercato in Serie A.

di Nicola Santolini






Il calciomercato si è concluso. Dopo aver monopolizzato le chiacchiere da spiaggia, e non solo, per più di tre mesi, ora i giochi sono fatti. È stata una sessione molto intensa, quasi d'altri tempi, tranne per le mancate trattative clamorose di Galliani a Forte dei Marmi. Dopo anni di crisi e immobilismo, già la scorsa estate c'erano state le prime avvisaglie di cosa sarebbe accaduto in questa sessione, con una spesa generale in Serie A attorno ai 900 milioni di euro. Quello italiano è stato un mercato sicuramente più movimentato di quello spagnolo o tedesco, e ha probabilmente goduto di riflesso della pioggia di milioni caduta sulle squadre di Premier League grazie al nuovo accordo per i diritti televisivi.

Non è quindi difficile trovare i classici effetti domino o meccanismi a pioggia: lo strapotere economico dello United ha permesso ai Red Devils di acquistare Pogba a una cifra praticamente fuori mercato, con la Juventus di conseguenza in grado di pagare l'esosa clausola per Higuain; ciò ha fornito al Napoli la disponibilità econimica necessaria a completare la rosa, acquistando diversi calciatori, la maggior parte sul mercato italiano, dando una forte iniezione di liquidità a tutte le squadre coinvolte a loro volta. Questo è solo un esempio di quanto è accaduto durante questa lunga estate calda.

In ogni caso, ora che il mercato è concluso, si sprecano analisi, valutazioni, pagelle e pagellone delle operazioni fatte dalle varie società. Un'altra consuetudine è quella di stilare una classifica dei migliori acquisti, o una top 11 che li riassuma. Questa volta, vista la quantità e la qualità dei giocatori oggetto di trattativa, mi sono divertito a immaginare due squadre da contrapporre: la prima composta dai protagonisti del mercato alla prima esperienza in Serie A, i rookie per dirla all'americana, la seconda costituita da giocatori già presenti nel nostro campionato, o che anche arrivando dall'estero possano già vantare esperienze nella massima serie. Per forza di cose la prima è una squadra molto giovane, con tanti giocatori under23, uniti a quelche elemento di esperienza, mentre la seconda selezione è più variegata da questo punti di vista.


Team Rookie: 4-3-3

Portiere: Joe Hart (Torino)


Per chi se lo fosse perso nel caos degli ultimi giorni di mercato, non è uno scherzo: il Torino ha preso il portiere dell'Inghilterra. La trattativa è stata sicuramente una delle più sorprendenti di questa estate, non solo in Italia ma in Europa. Padelli non convinceva più, e si supponeva che Gomis potesse ambire a soffiargli il posto da titolare. Poi il caso Hart, dato dall'incompatibilità con il nuovo tecnico Guardiola, unita alla forte volontà del portiere di provare un'esperienza in Italia hanno fatto il resto. Il Torino si ritrova in rosa un portiere di livello, facendo un'ottima operazione anche a livello economico visto che buona parte dello stipendio verrà pagato dal City, permettendo ai granata di rispettare il monte ingaggi. Altro nuovo arrivato interessate è Alisson, portiere della nazionale brasiliana acquistato dalla Roma.

Terzino destro: Dani Alves (Juventus)


C'è poco da dire sull'esterno brasiliano, che dopo le migliori stagioni di Douglas Maicon, ne ha raccolto lo scettro di miglior laterale destro del mondo, detenuto per alcuni anni. Anche se il livello si è inevitabilemente abbassato nelle ultime stagioni, stiamo pur sempre parlando di un top del ruolo, che in più può ora contare su una grande esperienza internazionale. La Juventus lo ha ingaggiato soprattutto per questo, e se il brasiliano riuscirà a far convivere la sua indole fortemente offensiva con il maggior difensivismo e tatticismo del calcio italiano rispetto a quello spagnolo, non potrà essere che un grande colpo, senza dimenticare che è stato acquistato a zero.

Difensore centrale: Thomas Vermaelen (Roma)


In questa sessione di mercato la Roma ha completamente  rivoluzionato la difesa e una delle richieste di Spalletti è stata un centrale d'esperienza e d'impostazione. La scelta è ricaduta su Thomas Vermaelen, ex Barcellona ma soprattutto Arsenal, e capitano del Belgio. Acquistato a caro prezzo dai catalani, non ha avuto modo di esprimersi ai suoi livelli a causa di una serie di infortuni. La Roma si augura di rivedere il difensore ammirato a Londra, sicuramente non molto roccioso o forte fisicamente, ma con una buona rapidità, abilità in marcatura e piedi sicuramente più educati di un semplice stopper.

Difensore centrale: Gustavo Gomez (Milan)


Se la scelta di Vermaelen è stata abbastanza facile, molto meno lo è stata quella del centrale con cui fargli fare coppia. Alla fine è stato designato Gustavo Gomez, neoacquisto del Milan. In questo caso i piedi non proprio raffinati vengono compensati da aggressività e agonismo, che hanno permesso al difensore paraguaiano di superare la concorrenza di altre new entry interessanti come Wallace, Bastos e Fazio. La coppia che va a formarsi con il belga non può contare su molti centimetri, ma può rivelarsi piuttosto affidabile.

Terzino sinistro: Jordan Lukaku (Lazio)


Probabilmente l'anello debole del reparto, va detto che è semrpe difficile trovare giocatori di valore in questo ruolo che non siano solamente laterali destri adattati. La Lazio ha acquistato Jordan Lukaku, fratello minore del più famoso Romelu. Forse non ancora un campione, ma stiamo comunque parlando di un classe '94 già nel giro della nazionale maggiore belga.

Mezzala destra: Joao Mario (Inter)


Uno degli acquisti più cari della sessione estiva è Joao Mario, protagonista nella nazionale portoghese fresca vincitrice dell'Europeo. Giocatore molto duttile e intelligente, non è ancora chiaro quale sarà la sua collocazione tattica nell'Inter, ma può indubbiamente destreggiarsi come mezzala in questo schieramento, garantendo un ottimo connubio tra qualità e quantità.

Mediano: Frank Kessié (Atalanta)


La scelta del giocatore da schierare davanti alla difesa è stata condizionata anche da quella delle due mezzali al suo fianco, entrambe piuttosto offensive. Serviva quindi un giocatore in grado di garantire protezione alla difesa e interdizione, a costo di sacrificare un po' di qualità. Chi meglio di Frank Kessié? Senza farsi troppo fuorviare dai tre gol nelle prime due giornate, non esattamente la specialità della casa,  Kessié, fino a un anno fa abituato a giocare difensore centrale, garantisce forza fisica e gioco di rottura, senza sfigurare a livello tecnico. L'Atalanta gli ha giustamente dato immediata fiducia dopo il prestito a Cesena, vedremo se dopo l'inizio sfavillante riuscirà a dare continuità alla sua stagione. L'ivoriano ha combattuto per una maglia da titolare con Linetty, neoacquisto della Samp, e Stefano Sensi, suo ex compagno in Romagna e ora al Sassuolo.

Mezzala sinistra: Ever Banega (Inter)


Il dilemma tattico sulla posizione in cui schierare Banega ha già esposto alle critiche De Boer, e nelle prime giornate non è parso risolversi. In questo caso, non agirebbe nè da trequartista come a Siviglia nè da playmaker davanti alla difesa come contro il Palermo, ma da mezzala sinistra. Soluzione che potrebbe essere presto adottata anche dal tecnico olandese, per permettere all'agentino di essere comunque al centro del gioco e dare il suo contributo alla manovra senza allontanarlo troppo dalla trequarti, dove ha dimostrato di essere più incisivo.

Ala destra: Gabriel Barbosa (Inter)


"Gabigol" è stato uno dei due colpi ad effetto dell'estate nerazzura assieme a Joao Mario. Da molti considerato una prima punta, Gabriel è in realtà impiegato in quella posizione principalmente in nazionale, ma a oggi è ancora difficile dargli una precisa collocazione in campo. Il brasiliano infatti non ha la struttura fisica del centravanti, ma è rapido e abile nell'uno contro uno, perfetto quindi per agire da seconda punta e soprattutto da esterno offensivo. Non è chiaro quale impiegno potrà avere subito all'Inter, visto che le maglie nel tridente titolare sembra spetteranno a Candreva, Icardi e Perisic, senza dimenticare Eder. Stiamo comunque parlando di un ragazzo appena ventenne, che se rispettasse le aspettative, potrebbe essere davvero un crack.

Prima punta: Arkadiusz Milik (Napoli)


Dover raccogliere l'eredità di Higuain, dopo una stagione come quella passata, è probabilmente uno dei compiti più ingrati a cui si possa pensare. Le polemiche causate dal passaggio dell'argentino alla Juve non si sono ancora del tutto placate, ma Milik si è presentato subito piuttosto bene. Dopo aver dato vivacità all'attacco entrando contro il Pescara, ha segnato una doppietta nella sfida al Milan. Sicuramente non può essere paragonato al Pipita, ma il polacco ha segnato molto in Olanda e pare essere un giocatore in grado di essere anche piuttosto associativo, anche più del tanto inseguito Icardi.

Ala sinistra: Marko Pjaca (Juventus)


Forse passato un po' in sordina rispetto agli altri grandi nomi acquistati dalla Juventus, Marko Pjaca è probabilmente, assieme al già citato Gabriel, uno dei più probabili giocatori rivelazione del campionato, oltre a possibile crack, se non già in questa stagione, a partire dalla prossima, visto che anche in questo caso parliamo di un ragazzo poco più che ventenne. Lo stesso discorso riguardo la collocazione tattica può essere fatto anche per Pjaca, finora spesso impegnato da esterno offensivo o trequartista, ruoli che però alla Juventus non sono attualmente previsti. Più probabile vederlo seconda punta, vista anche la struttura fisica importante, probabilmente come prima alternativa a Dybala, anche se qualcuno sostiene che, con il tempo e l'applicazione, potrebbe anche trasformarsi in una mezzala.


Team Senior: 4-4-2

Portiere: Wojciech Szczesny (Roma)


Anche se è alla Roma dalla scorsa stagione, formalmente il portiere polacco è tornato all'Arsenal per essere nuovamente prestato ai giallorossi. Non è ancora chiaro se sarà lui il titolare nel corso della stagione, visto l'arrivo di Alisson, ma Spalletti lo aveva richiesto esplicitamente per l'esperienza in Champions League, anche se poi le cose nei preliminari non sono andate come previsto. Questa selezione può vantare anche un secondo portiere di sicura affidabilità, Sorrentino, tornato al Chievo dopo l'esperienza a Palermo.

Terzino destro: Bruno Peres (Roma)


Da un paio di stagioni il brasiliano è probabilmente il miglior laterale destro della Serie A, per lo meno per quanto riguarda la fase offensiva. Un acquisto importante per la Roma, che permetterà durante la stagione anche eventuali variazioni con la difesa a tre, oltre a liberare Florenzi dal ruolo di terzino destro, rendendolo disponibile in altre posizioni. Menzione anche per Lorenzo De Silvestri, arrivato al Torino proprio per sostituire il laterale brasiliano.

Difensore centrale: Mehdi Benatia (Juventus)


Dopo due stagioni non eccezionali a Monaco, la Juventus ha deciso di riportare in Italia il centrale marocchino. Nell'ultima stagione in Serie A si era superato a livello realizzativo, ma rimane comunque un ottimo difensore, una alternativa di altro livello per la famosa BBC bianconera, in cui il passare del tempo potrebbe portare a qualche scricchiolio nel muro difensivo, in particolare da parte di Barzagli e Chiellini. Tra l'altro nella preseason ha dimostrato di non aver perso il vizietto del gol.

Difensore centrale: Nikola Maksimovic (Napoli)


Una delle trattative più lunghe ed estenuanti degli ultimi anni, probabilmente anche a causa del comportamento non ineccepibile del giocatore nelle ultime settimane, ha finalmente portato il difensore serbo alla corte di Maurizio Sarri. Dopo una prima stagione dal rendimento altissimo e un lungo infortunio, Maksimovic sembra essersi ripreso, ed è pronto a giocarsi una maglia titolare la centro della difesa azzurra. Maglia che nel corso della stagione potrebbe contendersi con un altro candidato a entrare in questa formazione, Lorenzo Tonelli, appena prelevato dall'Empoli, anche se al momento afflitto da un fastidioso problema al ginocchio.

Terzino Sinistro: Mario Rui (Roma)


Ancora un difensore arrivato alla Roma nelle nostre due selezioni, in questo caso il laterale mancino portoghese Mario Rui. Dopo delle ottime annate a Empoli, il difensore era arrivato per puntellare la fascia sinistra giallorossa orfana di Lucas Digne, tornato al PSG. Purtroppo il venticinquenne è stato molto sfortunato e ha subito un grave infortunio durante la preparazione, e per il momento non potrà scendere in campo. A sostituirlo potrebbe essere chiamato un altro giocatore potenzialmente schierabile da questa squadra, ossia Juan Jesus.

Esterno destro: Antonio Candreva (Inter)


Avendo deciso di schierare questa formazione con il 4-4-2, Candreva viene a trovarsi in una posizione a cui non è troppo abituato. Nelle ultime stagioni alla Lazio è stato quasi sempre schierato in un tridente, mentre in nazionale Conte gli ha richiesto lo sfincante ruolo di esterno a tutta fascia nel centrocampo a cinque, cosa che forse gli ha tolto un po' di lucidità negli ultimi metri di campo. Sarebbe interessante vedere quale impatto potrebbe avere in una formazione come questa, con le spalle coperte da un terzino (per quanto offensivo come Bruno Peres), e con tanto campo davanti da attaccare, per di più con due punte in area pronte a raccogliere i suoi cross.

Centrocampista centrale: Piotr Zielinski (Napoli)


Abituato a giocare da mezzala o trequartista nelle ultime stagioni, forse quello di centrale nel centrocampo a quattro non è il ruolo migliore per il polacco appena acquistato dal Napoli, che infatti è stato in ballotaggio fino all'ultimo per questa maglia con il neo compagno di squadra Diawara, sicuramente più adatto al ruolo, ma che non è stato scelto per via della giovanissima età e minore esperienza.

Centrocampista centrale: Miralem Pjanic (Juventus)


Quasi sicuramente il miglior centrocampista rimasto in Serie A dopo la partenza di Pogba, rappresenta una enorme perdita per la Roma e un grande acquisto per la Juventus. Capace di giocare in tutti i ruoli del centrocampo, dal regista al trequartista passando per la mezzala di qualità e di inserimento, non poteva che essere inserito al centro di questa squadra. Un altro regista, di ritorno in Serie A dopo un'esperienza all'estero, è Miguel Veloso, pronto a rivestire la maglia del Genoa.

Esterno sinistro: Juan Cuadrado (Juventus)


La decisione su chi scegliere come esterno destro tra Cuadrado e Candreva è stata dura, sapendo che l'altro sarebbe stato virtualmente schierato completamente fuori ruolo, visto che nessuno dei due ama particolarmente la fascia mancina. Per il colombiano vale lo stesso discorso fatto in precedenza per il neoacquisto dell'Inter, visto che anche Cuadrado nelle ultime stagioni è stato più che altro abituato a giocare esterno in un centrocampo a cinque o in un tridente, forse anche a causa della sostanziale latitanza del classico 4-4-2 negli ultimi anni. In questo ruolo sarebbe potuto essere schierato anche Diego Laxalt, indubbiamente più a suoi agio, ma lasciare fuori da questa selezione Cuadrado, di ritorno alla Juventus dopo essere transitato di nuovo al Chelsea, sarebbe stato ingiusto.

Seconda punta: Adem Ljajic (Torino)


Sono numerosi gli attaccanti importanti che hanno cambiato casacca in questa sessione di mercato, ma il più adatto a ricoprire il ruolo di seconda punta è probabilmente Adem Ljajic. In molti credono che Torino possa essere la dimensione giusta per il talento serbo, in cui potersi definitivamente consacrare dopo le stagioni altalenanti degli ultimi anni. Un esempio perfetto è stata la sua esperienza in nerazzurro: dopo un inizio da oggetto misterioso, Ljajic ha poi vissuto alcuni mesi da insostituibile nella squadra di Mancini, salvo poi ritornare nell'anonimato nella parte finale della stagione, complici anche l'arrivo di Eder e la ripresa di Jovetic.

Prima punta: Gonzalo Higuain (Juventus)


Il ruolo di centravanti in questa selezione non poteva che essere dell'acquisto più discusso dell'estate, il nuovo recordman di gol in Serie A, Gonzalo Higuain. Solo il tempo dirà se l'investimento della Juventus sarà stato fruttuoso o meno, per ora però l'argentino si prende la maglia da titolare di questa squadra, che sarebbe potuta essere anche di altri attaccanti importanti come Ciro Immobile, accasatosi alla Lazio, e Alberto Paloschi, di ritorno in Italia e acquistato dall'Atalanta.

Il confronto
Come detto, si tratta di due squadre molto diverse, non solo per sistema di gioco ma anche per età media, esperienza e caratura internazionale.

Per quanto riguarda la porta l'asticella pende dalla parte degli esordienti, con Joe Hart che pare più affidabile di Szczesny.

Parlando della difesa, per quanto Dani Alves e Vermaelen siano i due elementi di maggior esperienza della selezione dei rookie, nel complesso il pacchetto difensivo formato dai due terzini acquistati dalla Roma insieme a Maksimovic e Benatia pare inevitabilmente più solido. Rappresentano infatti due incognite sia Gustavo Gomez che Jordan Lukaku, e come si ambienteranno nei relativi contesti di squadra.

Difficile confrontare il centrocampo delle due squadre visti i sistemi di gioco diversi. Per quanto riguarda le fasce la coppia Candreva – Cuadrado a oggi è indubbiamente superiore a quella formata da Gabigol e Pjaca, che come detto sono però i due maggiori potenziali crack arrivati nel nostro campionato, e tra un anno potremmo trovarci a parlare di uno o anche due nuovi fenomeni. Per quanto riguarda gli altri risulta difficile effetture un confronto: Banega e Joao Mario sono due giocatori di livello internazionale, ma uno ha iniziato la sua esperienza in Serie A con difficoltà mentre l'altro non è ancora sceso in campo, ed è quindi difficile per loro equilibrare un giocatore dal talento immenso come Pjanic.

In attacco si contrappongono il passato e il presente e futuro del Napoli: a oggi non ci sarebbe storia ovviamente, ma Milik si presenta con numeri davvero interessante per la sua età e dopo un ottimo Europeo; se a fine campionato il polacco avrà rispettato o addirittura superato le attese, il Napoli potrebbe aver di nuovo in casa un grande centravanti, in prospettiva uno dei più forti d'Europa.


Articolo a cura di Nicola Santolini

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