di Nicola Santolini
Il
calciomercato si è concluso. Dopo aver monopolizzato le chiacchiere da
spiaggia, e non solo, per più di tre mesi, ora i giochi sono fatti. È stata una sessione molto intensa, quasi d'altri tempi, tranne per
le mancate trattative clamorose di Galliani a Forte dei Marmi. Dopo anni di
crisi e immobilismo, già la scorsa estate c'erano state le prime avvisaglie di
cosa sarebbe accaduto in questa sessione, con una spesa generale in Serie A
attorno ai 900 milioni di euro. Quello italiano è stato un mercato sicuramente
più movimentato di quello spagnolo o tedesco, e ha probabilmente goduto di
riflesso della pioggia di milioni caduta sulle squadre di Premier League grazie
al nuovo accordo per i diritti televisivi.
Non è
quindi difficile trovare i classici effetti domino o meccanismi a pioggia: lo
strapotere economico dello United ha permesso ai Red Devils di acquistare Pogba
a una cifra praticamente fuori mercato, con la Juventus di conseguenza in grado
di pagare l'esosa clausola per Higuain; ciò ha fornito al Napoli la
disponibilità econimica necessaria a completare la rosa, acquistando diversi
calciatori, la maggior parte sul mercato italiano, dando una forte iniezione di
liquidità a tutte le squadre coinvolte a loro volta. Questo è solo un esempio
di quanto è accaduto durante questa lunga estate calda.
In
ogni caso, ora che il mercato è concluso, si sprecano analisi, valutazioni,
pagelle e pagellone delle operazioni fatte dalle varie società. Un'altra
consuetudine è quella di stilare una classifica dei migliori acquisti, o una
top 11 che li riassuma. Questa volta, vista la quantità e la qualità dei
giocatori oggetto di trattativa, mi sono divertito a immaginare due squadre da
contrapporre: la prima composta dai protagonisti del mercato alla prima esperienza
in Serie A, i rookie per dirla all'americana, la seconda costituita da
giocatori già presenti nel nostro campionato, o che anche arrivando dall'estero
possano già vantare esperienze nella massima serie. Per forza di cose la prima
è una squadra molto giovane, con tanti giocatori under23, uniti a quelche
elemento di esperienza, mentre la seconda selezione è più variegata da questo
punti di vista.
Team
Rookie: 4-3-3
Portiere:
Joe Hart (Torino)
Per
chi se lo fosse perso nel caos degli ultimi giorni di mercato, non è uno
scherzo: il Torino ha preso il portiere dell'Inghilterra. La trattativa è stata
sicuramente una delle più sorprendenti di questa estate, non solo in Italia ma
in Europa. Padelli non convinceva più, e si supponeva che Gomis potesse ambire
a soffiargli il posto da titolare. Poi il caso Hart, dato dall'incompatibilità
con il nuovo tecnico Guardiola, unita alla forte volontà del portiere di
provare un'esperienza in Italia hanno fatto il resto. Il Torino si ritrova in
rosa un portiere di livello, facendo un'ottima operazione anche a livello
economico visto che buona parte dello stipendio verrà pagato dal City,
permettendo ai granata di rispettare il monte ingaggi. Altro nuovo arrivato
interessate è Alisson, portiere della nazionale brasiliana acquistato dalla
Roma.
Terzino
destro: Dani Alves (Juventus)
C'è
poco da dire sull'esterno brasiliano, che dopo le migliori stagioni di Douglas
Maicon, ne ha raccolto lo scettro di miglior laterale destro del mondo,
detenuto per alcuni anni. Anche se il livello si è inevitabilemente abbassato
nelle ultime stagioni, stiamo pur sempre parlando di un top del ruolo, che in
più può ora contare su una grande esperienza internazionale. La Juventus lo ha
ingaggiato soprattutto per questo, e se il brasiliano riuscirà a far convivere
la sua indole fortemente offensiva con il maggior difensivismo e tatticismo del
calcio italiano rispetto a quello spagnolo, non potrà essere che un grande
colpo, senza dimenticare che è stato acquistato a zero.
Difensore
centrale: Thomas Vermaelen (Roma)
In questa
sessione di mercato la Roma ha completamente
rivoluzionato la difesa e una delle richieste di Spalletti è stata un
centrale d'esperienza e d'impostazione. La scelta è ricaduta su Thomas
Vermaelen, ex Barcellona ma soprattutto Arsenal, e capitano del Belgio.
Acquistato a caro prezzo dai catalani, non ha avuto modo di esprimersi ai suoi
livelli a causa di una serie di infortuni. La Roma si augura di rivedere il
difensore ammirato a Londra, sicuramente non molto roccioso o forte
fisicamente, ma con una buona rapidità, abilità in marcatura e piedi
sicuramente più educati di un semplice stopper.
Difensore
centrale: Gustavo Gomez (Milan)
Se la
scelta di Vermaelen è stata abbastanza facile, molto meno lo è stata quella del
centrale con cui fargli fare coppia. Alla fine è stato designato Gustavo Gomez,
neoacquisto del Milan. In questo caso i piedi non proprio raffinati vengono
compensati da aggressività e agonismo, che hanno permesso al difensore paraguaiano
di superare la concorrenza di altre new entry interessanti come Wallace, Bastos
e Fazio. La coppia che va a formarsi con il belga non può contare su molti
centimetri, ma può rivelarsi piuttosto affidabile.
Terzino
sinistro: Jordan Lukaku (Lazio)
Probabilmente
l'anello debole del reparto, va detto che è semrpe difficile trovare giocatori
di valore in questo ruolo che non siano solamente laterali destri adattati. La
Lazio ha acquistato Jordan Lukaku, fratello minore del più famoso Romelu. Forse
non ancora un campione, ma stiamo comunque parlando di un classe '94 già nel giro
della nazionale maggiore belga.
Mezzala
destra: Joao Mario (Inter)
Uno
degli acquisti più cari della sessione estiva è Joao Mario, protagonista nella
nazionale portoghese fresca vincitrice dell'Europeo. Giocatore molto duttile e
intelligente, non è ancora chiaro quale sarà la sua collocazione tattica
nell'Inter, ma può indubbiamente destreggiarsi come mezzala in questo
schieramento, garantendo un ottimo connubio tra qualità e quantità.
Mediano:
Frank Kessié (Atalanta)
La
scelta del giocatore da schierare davanti alla difesa è stata condizionata
anche da quella delle due mezzali al suo fianco, entrambe piuttosto offensive.
Serviva quindi un giocatore in grado di garantire protezione alla difesa e
interdizione, a costo di sacrificare un po' di qualità. Chi meglio di Frank
Kessié? Senza farsi troppo fuorviare dai tre gol nelle prime due giornate, non
esattamente la specialità della casa,
Kessié, fino a un anno fa abituato a giocare difensore centrale,
garantisce forza fisica e gioco di rottura, senza sfigurare a livello tecnico.
L'Atalanta gli ha giustamente dato immediata fiducia dopo il prestito a Cesena,
vedremo se dopo l'inizio sfavillante riuscirà a dare continuità alla sua
stagione. L'ivoriano ha combattuto per una maglia da titolare con Linetty,
neoacquisto della Samp, e Stefano Sensi, suo ex compagno in Romagna e ora al
Sassuolo.
Mezzala
sinistra: Ever Banega (Inter)
Il
dilemma tattico sulla posizione in cui schierare Banega ha già esposto alle
critiche De Boer, e nelle prime giornate non è parso risolversi. In questo
caso, non agirebbe nè da trequartista come a Siviglia nè da playmaker davanti
alla difesa come contro il Palermo, ma da mezzala sinistra. Soluzione che
potrebbe essere presto adottata anche dal tecnico olandese, per permettere
all'agentino di essere comunque al centro del gioco e dare il suo contributo
alla manovra senza allontanarlo troppo dalla trequarti, dove ha dimostrato di
essere più incisivo.
Ala
destra: Gabriel Barbosa (Inter)
"Gabigol"
è stato uno dei due colpi ad effetto dell'estate nerazzura assieme a Joao Mario.
Da molti considerato una prima punta, Gabriel è in realtà impiegato in quella
posizione principalmente in nazionale, ma a oggi è ancora difficile dargli una
precisa collocazione in campo. Il brasiliano infatti non ha la struttura fisica
del centravanti, ma è rapido e abile nell'uno contro uno, perfetto quindi per
agire da seconda punta e soprattutto da esterno offensivo. Non è chiaro quale
impiegno potrà avere subito all'Inter, visto che le maglie nel tridente
titolare sembra spetteranno a Candreva, Icardi e Perisic, senza dimenticare
Eder. Stiamo comunque parlando di un ragazzo appena ventenne, che se
rispettasse le aspettative, potrebbe essere davvero un crack.
Prima
punta: Arkadiusz Milik (Napoli)
Dover
raccogliere l'eredità di Higuain, dopo una stagione come quella passata, è
probabilmente uno dei compiti più ingrati a cui si possa pensare. Le polemiche
causate dal passaggio dell'argentino alla Juve non si sono ancora del tutto
placate, ma Milik si è presentato subito piuttosto bene. Dopo aver dato vivacità
all'attacco entrando contro il Pescara, ha segnato una doppietta nella sfida al
Milan. Sicuramente non può essere paragonato al Pipita, ma il polacco ha segnato molto in Olanda e pare essere un
giocatore in grado di essere anche piuttosto associativo, anche più del tanto
inseguito Icardi.
Ala
sinistra: Marko Pjaca (Juventus)
Forse
passato un po' in sordina rispetto agli altri grandi nomi acquistati dalla
Juventus, Marko Pjaca è probabilmente, assieme al già citato Gabriel, uno dei
più probabili giocatori rivelazione del campionato, oltre a possibile crack, se
non già in questa stagione, a partire dalla prossima, visto che anche in questo
caso parliamo di un ragazzo poco più che ventenne. Lo stesso discorso riguardo
la collocazione tattica può essere fatto anche per Pjaca, finora spesso
impegnato da esterno offensivo o trequartista, ruoli che però alla Juventus non
sono attualmente previsti. Più probabile vederlo seconda punta, vista anche la
struttura fisica importante, probabilmente come prima alternativa a Dybala,
anche se qualcuno sostiene che, con il tempo e l'applicazione, potrebbe anche
trasformarsi in una mezzala.
Team
Senior: 4-4-2
Portiere:
Wojciech Szczesny (Roma)
Anche
se è alla Roma dalla scorsa stagione, formalmente il portiere polacco è tornato
all'Arsenal per essere nuovamente prestato ai giallorossi. Non è ancora chiaro
se sarà lui il titolare nel corso della stagione, visto l'arrivo di Alisson, ma
Spalletti lo aveva richiesto esplicitamente per l'esperienza in Champions
League, anche se poi le cose nei preliminari non sono andate come previsto.
Questa selezione può vantare anche un secondo portiere di sicura affidabilità,
Sorrentino, tornato al Chievo dopo l'esperienza a Palermo.
Terzino
destro: Bruno Peres (Roma)
Da un
paio di stagioni il brasiliano è probabilmente il miglior laterale destro della
Serie A, per lo meno per quanto riguarda la fase offensiva. Un acquisto
importante per la Roma, che permetterà durante la stagione anche eventuali
variazioni con la difesa a tre, oltre a liberare Florenzi dal ruolo di terzino
destro, rendendolo disponibile in altre posizioni. Menzione anche per Lorenzo
De Silvestri, arrivato al Torino proprio per sostituire il laterale brasiliano.
Difensore
centrale: Mehdi Benatia (Juventus)
Dopo
due stagioni non eccezionali a Monaco, la Juventus ha deciso di riportare in
Italia il centrale marocchino. Nell'ultima stagione in Serie A si era superato
a livello realizzativo, ma rimane comunque un ottimo difensore, una alternativa
di altro livello per la famosa BBC bianconera, in cui il passare del tempo
potrebbe portare a qualche scricchiolio nel muro difensivo, in particolare da
parte di Barzagli e Chiellini. Tra l'altro nella preseason ha dimostrato di non
aver perso il vizietto del gol.
Difensore
centrale: Nikola Maksimovic (Napoli)
Una
delle trattative più lunghe ed estenuanti degli ultimi anni, probabilmente
anche a causa del comportamento non ineccepibile del giocatore nelle ultime
settimane, ha finalmente portato il difensore serbo alla corte di Maurizio
Sarri. Dopo una prima stagione dal rendimento altissimo e un lungo infortunio,
Maksimovic sembra essersi ripreso, ed è pronto a giocarsi una maglia titolare
la centro della difesa azzurra. Maglia che nel corso della stagione potrebbe
contendersi con un altro candidato a entrare in questa formazione, Lorenzo
Tonelli, appena prelevato dall'Empoli, anche se al momento afflitto da un
fastidioso problema al ginocchio.
Terzino
Sinistro: Mario Rui (Roma)
Ancora
un difensore arrivato alla Roma nelle nostre due selezioni, in questo caso il
laterale mancino portoghese Mario Rui. Dopo delle ottime annate a Empoli, il
difensore era arrivato per puntellare la fascia sinistra giallorossa orfana di
Lucas Digne, tornato al PSG. Purtroppo il venticinquenne è stato molto
sfortunato e ha subito un grave infortunio durante la preparazione, e per il
momento non potrà scendere in campo. A sostituirlo potrebbe essere chiamato un
altro giocatore potenzialmente schierabile da questa squadra, ossia Juan Jesus.
Esterno
destro: Antonio Candreva (Inter)
Avendo
deciso di schierare questa formazione con il 4-4-2, Candreva viene a trovarsi
in una posizione a cui non è troppo abituato. Nelle ultime stagioni alla Lazio
è stato quasi sempre schierato in un tridente, mentre in nazionale Conte gli ha
richiesto lo sfincante ruolo di esterno a tutta fascia nel centrocampo a
cinque, cosa che forse gli ha tolto un po' di lucidità negli ultimi metri di
campo. Sarebbe interessante vedere quale impatto potrebbe avere in una
formazione come questa, con le spalle coperte da un terzino (per quanto offensivo
come Bruno Peres), e con tanto campo davanti da attaccare, per di più con due
punte in area pronte a raccogliere i suoi cross.
Centrocampista
centrale: Piotr Zielinski (Napoli)
Abituato
a giocare da mezzala o trequartista nelle ultime stagioni, forse quello di
centrale nel centrocampo a quattro non è il ruolo migliore per il polacco
appena acquistato dal Napoli, che infatti è stato in ballotaggio fino
all'ultimo per questa maglia con il neo compagno di squadra Diawara,
sicuramente più adatto al ruolo, ma che non è stato scelto per via della
giovanissima età e minore esperienza.
Centrocampista
centrale: Miralem Pjanic (Juventus)
Quasi
sicuramente il miglior centrocampista rimasto in Serie A dopo la partenza di
Pogba, rappresenta una enorme perdita per la Roma e un grande acquisto per la
Juventus. Capace di giocare in tutti i ruoli del centrocampo, dal regista al
trequartista passando per la mezzala di qualità e di inserimento, non poteva che
essere inserito al centro di questa squadra. Un altro regista, di ritorno in
Serie A dopo un'esperienza all'estero, è Miguel Veloso, pronto a rivestire la
maglia del Genoa.
Esterno
sinistro: Juan Cuadrado (Juventus)
La
decisione su chi scegliere come esterno destro tra Cuadrado e Candreva è stata
dura, sapendo che l'altro sarebbe stato virtualmente schierato completamente
fuori ruolo, visto che nessuno dei due ama particolarmente la fascia mancina.
Per il colombiano vale lo stesso discorso fatto in precedenza per il
neoacquisto dell'Inter, visto che anche Cuadrado nelle ultime stagioni è stato
più che altro abituato a giocare esterno in un centrocampo a cinque o in un
tridente, forse anche a causa della sostanziale latitanza del classico 4-4-2
negli ultimi anni. In questo ruolo sarebbe potuto essere schierato anche Diego
Laxalt, indubbiamente più a suoi agio, ma lasciare fuori da questa selezione
Cuadrado, di ritorno alla Juventus dopo essere transitato di nuovo al Chelsea,
sarebbe stato ingiusto.
Seconda
punta: Adem Ljajic (Torino)
Sono
numerosi gli attaccanti importanti che hanno cambiato casacca in questa
sessione di mercato, ma il più adatto a ricoprire il ruolo di seconda punta è
probabilmente Adem Ljajic. In molti credono che Torino possa essere la
dimensione giusta per il talento serbo, in cui potersi definitivamente
consacrare dopo le stagioni altalenanti degli ultimi anni. Un esempio perfetto
è stata la sua esperienza in nerazzurro: dopo un inizio da oggetto misterioso, Ljajic
ha poi vissuto alcuni mesi da insostituibile nella squadra di Mancini, salvo
poi ritornare nell'anonimato nella parte finale della stagione, complici anche
l'arrivo di Eder e la ripresa di Jovetic.
Prima
punta: Gonzalo Higuain (Juventus)
Il
ruolo di centravanti in questa selezione non poteva che essere dell'acquisto
più discusso dell'estate, il nuovo recordman di gol in Serie A, Gonzalo
Higuain. Solo il tempo dirà se l'investimento della Juventus sarà stato
fruttuoso o meno, per ora però l'argentino si prende la maglia da titolare di
questa squadra, che sarebbe potuta essere anche di altri attaccanti importanti
come Ciro Immobile, accasatosi alla Lazio, e Alberto Paloschi, di ritorno in
Italia e acquistato dall'Atalanta.
Il
confronto
Come
detto, si tratta di due squadre molto diverse, non solo per sistema di gioco ma
anche per età media, esperienza e caratura internazionale.
Per
quanto riguarda la porta l'asticella pende dalla parte degli esordienti, con
Joe Hart che pare più affidabile di Szczesny.
Parlando
della difesa, per quanto Dani Alves e Vermaelen siano i due elementi di maggior
esperienza della selezione dei rookie, nel complesso il pacchetto difensivo
formato dai due terzini acquistati dalla Roma insieme a Maksimovic e Benatia
pare inevitabilmente più solido. Rappresentano infatti due incognite sia
Gustavo Gomez che Jordan Lukaku, e come si ambienteranno nei relativi contesti
di squadra.
Difficile
confrontare il centrocampo delle due squadre visti i sistemi di gioco diversi.
Per quanto riguarda le fasce la coppia Candreva – Cuadrado a oggi è
indubbiamente superiore a quella formata da Gabigol e Pjaca, che come detto
sono però i due maggiori potenziali crack arrivati nel nostro campionato, e tra
un anno potremmo trovarci a parlare di uno o anche due nuovi fenomeni. Per
quanto riguarda gli altri risulta difficile effetture un confronto: Banega e
Joao Mario sono due giocatori di livello internazionale, ma uno ha iniziato la
sua esperienza in Serie A con difficoltà mentre l'altro non è ancora sceso in
campo, ed è quindi difficile per loro equilibrare un giocatore dal talento
immenso come Pjanic.
In
attacco si contrappongono il passato e il presente e futuro del Napoli: a oggi
non ci sarebbe storia ovviamente, ma Milik si presenta con numeri davvero
interessante per la sua età e dopo un ottimo Europeo; se a fine campionato il
polacco avrà rispettato o addirittura superato le attese, il Napoli potrebbe
aver di nuovo in casa un grande centravanti, in prospettiva uno dei più forti
d'Europa.
Articolo a cura di Nicola Santolini
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