giovedì 26 febbraio 2015

I 6 momenti più intensi della storia del Bari


Un tifoso del Bari ci racconta i suoi 6 momenti più intensi della storia del Bari.

Scrivo da tifoso del Bari, 17 anni di passione biancorossa. Ho incominciato a seguire la squadra biancorossa dalla giovane età di 10 anni con il Bari di Conte, che ora tutti conoscono come Ct della nazionale, ma pochi come allenatore del Bari. Subentrò a Materazzi, padre del noto difensore Marco, dopo un disastroso derby contro il Lecce perso al San Nicola per 4-0. Il mio primo campionato fu quello, il Bari targato Antonio Conte inanellò una serie di vittorie che portarono la compagine barese dalla zona rossa della classifica ad un passo dai play-off. L’impresa fu solo rimandata di un anno, la stagione seguente il Bari disintegrò il campionato e poté accedere alla massima serie. Oggi io mi occuperò dei 6 momenti più belli del Bari che ho vissuto o che mi hanno raccontato.



1) Una meravigliosa stagione fallimentare




Al primo posto piazzo sicuramente il fallimento pilotato e tutto ciò che ne consegue. L’annata scorsa che è diventata un docufilm da poco: "Una meravigliosa stagione fallimentare". Bari si liberò dell’egemonia dei Matarrese e una città intera si prese carico di una squadra, le uniche entrate  erano quelle dei botteghini che registravano numeri da serie A. L’exploit si raggiunse in Bari - Latina quando il San Nicola ospitò 60.000 spettatori desiderosi di rientrare nel calcio che conta. La cavalcata fu interrotta da un duplice pareggio per 2-2 contro i laziali che passarono per le regole del campionato di serie B che favoriscono la squadra piazzatosi in maniera migliore nella regular season.





2) Bari - Lanciano 4-3




Una storica rimonta di una squadra che quell'anno aveva poco da chiedere. L’urlo dei 5.000 che non hanno mai mollato, il ruggito di una squadra che era sommersa dalle penalizzazioni e chiedeva aiuto alle istituzioni ma soprattutto al suo pubblico. Il Bari era sotto per 3-0 contro il Lanciano, in 19’ il Bari riuscì a segnare quattro gol ed entrare nella storia.



3) Il ritorno da Piacenza




La squadra di Mister Conte, che come detto prima disintegrò il campionato, era attesa in città per la festa. La sconfitta del Livorno  in casa con la Triestina consentì al Bari la matematica promozione. A Piacenza fu una passerella di rito ma più emozionante fu il ritorno in Piazza Prefettura che accolse 100.00 baresi che, in concomitanza con la festa del Santo Patrono San Nicola, festeggiarono in piazza.





4) Juventus - Bari 2-1


Antonio, detto Totò, Lopez


Questa per me è solo storia raccontata da gente con qualche capello bianco in più di me. Una squadra di Serie C, il Bari di Bruno Bolchi, passò in Coppa Italia contro la Juventus di Platini, Scirea, Zoff, tanto per citarne qualcuno. Il Bari vinse a Torino con un gol di Totò Lopez  in zona Cesarini.  I biancorossi al ritorno pareggiano per 2-2 in uno Stadio Della Vittoria stracolmo, come non si era mai visto. Il Bari di Bolchi dopo aver battuto la Juventus, superò anche i quarti di finale contro la Fiorentina: si arrese solo alla corazzata Verona, guidata da Bagnoli, che poi vincerà lo scudetto nella stagione successiva.



5) Bari - Juventus 3-1




Questa vittoria è di ben altra epoca. Risale al campionato dei record con Mister Giampiero Ventura, arrivato a Bari a fari spenti scelto dal solito Giorgio Perinetti. Ho preso questa partita come simbolo di un campionato disputato per "libidine", come affermò il mister. Se ne potrebbero citare molte altre, dal pareggio contro l’Inter di Mourinho a San Siro oppure la vittoria contro la Lazio all’Olimpico di Roma o anche lo sfortunato esodo di 13.000 baresi che invasero Roma in occasione di Roma - Bari. Tornando al match, il Bari surclassò la vecchia signore che si dovette arrendere alle geometrie disegnate con perfezione dal centrocampo Almiron - Donati, alla  velocità di Alvarez e alla sintonia della coppia Barreto - Meggiorini. Il Bari di Ventura finì il campionato al decimo posto collezionando il record di punti nella storia del Bari. 


6) Giovanni Loseto

Giovanni Loseto


Credo che questo non vada considerato un momento o una partita ma il capitano del Bari va considerata storia.  Una colonna portante del calcio biancorosso. Barese verace che ama i colori biancorossi e tutt’ora segue la squadra biancorossa all’interno.  Episodio tratto dal libro La mia voce in biancorosso di Michele Salomone:
In sala stampa nel post partita, Michele Salomone:” Giovanni, un bel gol, ma come hai fatto?”
Loseto risponde ironicamente: "Mchè, stut u mcrfon, so trat a cazz e so fatt u gol a cul". (Michele, spegni il microfono, ho tirato male ed ho fatto un gol fortunoso)
Si riaccende il microfono e lui spiega: "Mi sono inserito, ho visto il portiere un po’ fuori e ho mirato lo specchio della porta".
Il simbolo della baresità. 





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