mercoledì 22 luglio 2015

"Fiorentina Needs" ovvero quello che serve alla Fiorentina



Attenzione! Questo articolo riguarda il calciomercato ma cerchiamo di analizzare le esigenze e i bisogni delle squadre di calcio della serie A. Si parlerà di giocatori funzionali e di progetti tattici. Siamo consapevoli della vostra sensazione di smarrimento nel trovarvi di fronte a qualcosa di mai letto. Buona lettura.




La filosofia sul mercato in casa Fiorentina negli ultimi tempi è stata quella di spostare piccoli pezzi, posizionare piccoli tasselli con pazienza sperando di fare la mossa giusta al momento giusto. Salah ne è stato un positivo esempio: ricavare materiale tecnico molto interessante, oltre ai soldi, da una cessione inevitabile è una scelta molto intelligente. Pradè, come un giocatore di Go, nel tempo ha piazzato le sue pietre e ha costruito una squadra che, ricordiamolo, si è tolta tante soddisfazioni e che forse ha avuto la sfortuna di aver affidato la sua sorte ad una coppia d'attacco potenzialmente molto efficace ma costituita da due giocatori con spiccato feeling con l'infermeria.

Lo stesso Pradè, riflettendo sulla scelta di Paulo Sousa come successore di Montella ha voluto sottolineare la linea di continuità nelle scelte e nella filosofia societaria: "Lui (Paulo Sousa) è l'allenatore più adatto per la Fiorentina, per portare avanti il nostro lavoro. Allenatore evoluto, fa della cultura la sua base, lavora con la psicologia. Cercheremo di portare avanti insieme la nostra identità, partendo dal bel gioco. Vogliamo lavorare nella quotidianità con lui, il suo staff è di altissimo livello. A me ha colpito moltissimo lo staff, le sue metodologie all'avanguardia." 



È in un altro passaggio del DS viola, però, la vera chiave di lettura della scelta dell'allenatore portoghese e la qualità principale che deve avere un potenziale allenatore della Fiorentina: "Ora il mister deve vedere che materiale umano ha a disposizione. Il nostro è un percorso lungo quest'anno. Tra ritiro e tourneé vedremo il materiale da mettere a disposizione del mister, vedremo le esigenze del mister." La Fiorentina offre al proprio allenatore un gruppo di giocatori molto vario scelti non solo per esigenze strettamente tecniche ma anche per opportunità, per convenienza, per "particolare fascino". Sta all'allenatore il compito di plasmare il gruppo e mettere in risalto le proprie idee facendole riflettere sulle caratteristiche dei singoli giocatori. Non bisogna confondere questa filosofia con quella di fare letteralmente "mercato a caso" di molte società nostrane. Assolutamente. 
Alla luce di questo discorso proviamo ad analizzare la rosa della Fiorentina reparto per reparto, sottolineando le carenze o le possibilità di upgrade.


Porta

Nelle prime interviste Sousa ha precisato molte volte l'importanza del ruolo del portiere all'interno del processo di sviluppo della manovra - che a questo punto presumiamo partire dal basso - a tal punto da specificare i moduli con un molto retrò 1 davanti alle cifre (1-3-4-2-1, 1-4-3-3, etc). Anche dagli allenamenti dei portieri (molto tempo con la palla tra i piedi) emerge questa sua intenzione di coinvolgerli nel gioco. Il reparto conta principalmente su Tatarusanu e Sepe, arrivato in prestito dal Napoli.


Nella passata stagione Tatarusanu aveva fatto vedere ottime cose prima di infortunarsi, Sepe ha difeso bene la porta dell'Empoli ma il suo valore è da valutare in un sistema meno inflazionante dal punto di vista difensivo di quello dell'Empoli di Sarri. L'idea è quella di puntare su loro due e di tornare a ragionare a fine stagione avendo un giudizio più completo su loro due.


Difesa

La partenza di Savic è stata un brutto colpo. La difesa, già in una situazione precaria, si ritrova ad essere un reparto debole e carente. Dal punto di vista qualitativo solo Gonzalo Rodriguez può assicurare un rendimento costante e di altissimo livello. Pensare che il male minore, vista la situazione attuale, sia un altro anno di Tomovic "punto fermo" è sconfortante. Le idee di Sousa sembrano portare ad una difesa a 3 che si adatta anche meglio alle caratteristiche dei difensori (forse non dei centrocampisti). La difesa a 3, come modello principale diu difesa, potrebbe essere una indicazione importante per il miglioramento del mercato. Servirebbe un completo restyling, due difensori importanti è il minimo indispensabile. Si parla di Chiriches, Rolando, Toloi e Maksimovic. Rolando e Maksimovic sarebbero perfetti, già testati nel campionato italiano e dal sicuro affidamento oltre che dal prezzo contenuto.


Centrocampo



Molto dipende dalle scelte di Sousa. Due colpi importanti sono passati sotto traccia: Suarez, arrivato nell'affare Savic, e soprattutto Vecino, rientrato dall'esperienza formativa nell'Empoli, che andrà sicuramente valutato fuori dal Sarri system ma per il quale personalmente stravedo. Immagino un centrocampo molto competitivo Vecino - Suarez - Borja Valero con Mati Fernandez "4° uomo di centrocampo" pronto a subentrare. 


Le prime scelte del nuovo tecnico, però, sembrano essere in direzione di un centrocampo a 4, anche in relazione alla difesa a 3. In tal caso servirebbe aggiungere all'organico almeno due esterni puri considerando Joaquin (ne abbiamo parlato meravigliosamente qui) adattato in quel ruolo e cercando di dare alternative sul lato sinistro a Pasquale (Marcos Alonso può bastare? Forse no...). Si cerca anche un centrale di centrocampo adatto al centrocampo in linea, sarebbe un'aggiunta importante ma non fondamentale. 



Attacco

Le scelte di mercato relative al reparto offensivo sono quelle che aprono a più ramificazioni e possibilità potenziali. Sousa sembra orientato verso un 2+1: due giocatori offensivi (seconde punte, trequartisti o attaccanti esterni) in appoggio a un centravanti. Rossi e Bernardeschi + Gomez (Ilicic e Babacar principali alternative) è quello che al momento l'organico offre. Forse si cercherà di recuperare Rebic.
Il punto cruciale è rappresentato da Mario Gomez. Puntare ancora su di lui sarebbe una scelta - oltre che tecnica - di orgoglio e di speranza: orgoglio per non metter in discussione l'importantissimo acquisto fatto due anni fa e speranza di vederlo finalmente a posto fisicamente e in campo con continuità. L'alternativa è quella di cederlo e di muoversi sul mercato cercando un nuovo attaccante. Il profilo sarebbe quello di un attaccante moderno capace di duettare con i compagni di reparto, aprire spazi per gli inserimenti, partecipare attivamente alla fase di possesso. Meno finalizzatore di Gomez e con più attitudine al gioco collettivo. 
Indipendentemente da Gomez, c'è un assoluto bisogno di un attaccante esterno con caratteristiche diverse da i vari Rossi e Bernardeschi e complementare a loro. 





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