lunedì 13 luglio 2015

"Lazio Needs" ovvero quello che serve alla Lazio


Attenzione! Questo articolo riguarda il calciomercato ma cerchiamo di analizzare le esigenze e i bisogni delle squadre di calcio della serie A. Si parlerà di giocatori funzionali e di progetti tattici. Siamo consapevoli della vostra sensazione di smarrimento nel trovarvi di fronte a qualcosa di mai letto. Buona lettura.







I complimenti e le lodi alla straordinaria stagione della Lazio fanno parte di quella sfera emozionale che se non gestita nel modo giusto rischia di essere un fattore destabilizzante.
L'incredibile lavoro di Pioli ha esaltato l'intelligenza tattica dei suoi uomini più importanti. Basti pensare alle scelte in campo che continuamente prendono i vari Felipe Anderson, Klose, Biglia, De Vrij: mai una decisione sbagliata. Gli altri giocatori hanno attinto a piene mani da questo meccanismo perfetto per amplificare il proprio talento. Le partite della Lazio sono state un saggio di organizzazione, di "singolo per il collettivo e collettivo per il singolo", di praticità intesa come efficacia delle giocate. Come abbiamo detto prima, però, basta con i complimenti.
La ricetta ideale per continuare un percorso di sviluppo sarebbe quella di un acquisto importante per reparto per migliorare la rosa e allo stesso tempo creare dei dualismi e delle alternative in grado di rendere competitiva la Lazio su tutti i fronti. Qualcosa è stato fatto, qualcosa ancora si farà, la certezza è che la strada intrapresa è quella di puntare su giocatori giovani.
Analizziamo la situazione reparto per reparto.



Porta


Marchetti-Berisha è una coppia che ha dimostrato di saper dare garanzie. Non è da poco. Va bene così.



Difesa


La necessità si mischia con l'adattamento: se si decide di puntare su Radu terzino sinistro (ci sarebbe anche Lulic...) allora serve un centrale. Questa è la via migliore, a mio parere. Altrimenti Radu centrale (qualche dubbio, tatticamente il rumeno ricorda un po' Chivu quindi un ibrido) e si sonda il mercato alla ricerca di un terzino.


Intanto è arrivato Wesley Hoedt dall'Olanda, difensore che andrà valutato in prospettiva.



Centrocampo




L'osservato principale della prima parte di precampionato è stato sicuramente Ravel Morrison, schierato nelle prime amichevoli sia come mezzala che come esterno d'attacco. Il profilo è quello di un centrocampista con spiccata attitudine offensiva e molto versatile, l'ideale per la Lazio.
Si segue molto da vicino il giovane serbo Milinkovic-Savic, protagonista nella Serbia campione del mondo Under-20 (eletto terzo miglior giocatore della manifestazione). 
Per rendere il centrocampo più completo ci sarebbe bisogno ancora di un ulteriore tassello considerando anche la partenza di Mauri. L'identikit perfetto è quello di un centrocampista versatile in grado di giocare sia mezzala nel centrocampo a 3 (nel 4-3-3) sia trequartista nel 2+1 (due mediani più un trequartista) (nel 4-2-3-1).



Attacco


La direzione più vantaggiosa a mio parere (la stessa intrapresa dalla Lazio) è quella di muoversi verso un attaccante che sappia interpretare il ruolo di prima punta in modo diverso da Klose e Djordjevic quindi un brevilineo, bravo tecnicamente, molto mobile e in grado all'evenienza di giocare anche da seconda punta. Non a caso le due piste più calde sono quelle che portano a Borini e a Pato. Il brasiliano (più qualità tecniche, meno attitudine difensiva) sarebbe una scommessa non so fino a che punto sostenibile dalla Lazio per via dei dubbi sul suo fisico, Borini (meno tecnica, più attitudine difensiva, potrebbe fare anche l'esterno d'attacco) invece ha già dimostrato di poter dare un grande contributo in serie A e ha tantissima voglia di giocare dopo la ruggine accumulata in Inghilterra.

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