lunedì 5 ottobre 2015

Il futuro: Breel-Donald Embolo

Continua la nostra rubrica in cui analizziamo e raccontiamo i prospetti più interessanti dello sport. Racconto e analisi di un ragazzo che potrebbe presto contribuire a ridefinire ed estendere il concetto di centravanti.

di Nicola Santolini






Forza, velocità, tecnica e ovviamente ferocia sotto porta: sono queste le qualità necessarie per entrare nell'élite degli attaccanti, forse quelli che più degli altri, nel calcio di oggi e di domani, devono e dovranno essere giocatori "moderni" e quindi totali, nel senso più assoluto del termine. Il giovane calciatore che analizziamo in questa nuova puntata della nostra rubrica (inaugurata con questo articolo su Youri Tielemans) è Breel Embolo, un giovane che potrebbe presto guidare la carica della nuova generazione di attaccanti alla conquista dell'Europa.


Se il buongiorno si vede dal mattino...

Marzo 2014. In una partita di Super League, la massima serie svizzera, il Basilea sta dominando, come spesso succede, sull'avversario, in questo caso il modesto Aarau. Con il risultato già sul 4-0 Yakin decide di far esordire un giovane di diciassette anni appena compiuti, concedendogli gli ultimi cinque giri di orologio dell'incontro. Dopo un paio di minuti, alla prima vera occasione, quel ragazzo segna un gol che, rivisto ora, metteva già in mostra gran parte delle sue caratteristiche e punti di forza. Così fa il suo esordio sul palcoscenico del calcio europeo Breel Embolo.

Questo è Breel Embolo: se avete qualche minuto libero, io un'occhiata gliela darei...

Breel-Donald Embolo nasce a Yaounde, in Camerun, il 14 febbraio 1997. All'età di sei anni si trasferisce, con la madre e il fratello, a Basilea, dove inizia - tra le altre cose - anche a giocare a calcio, nel FC Nordstern Basel. Il ragazzo cresce e continua a giocare, finché nel 2010 non viene notato dal Basilea - la prima squadra della città - che lo accoglie nel settore giovanile. Nella seconda metà della stagione 2013/2014 coach Yakin inizia ad aggregarlo sempre più spesso in prima squadra e nel mese di marzo fa il suo esordio sia in campionato che in Champions League.


Next Generation Striker

Come ormai prassi, quando un giovane calciatore fa parlare di sé (soprattutto un attaccante) vengono immediatamente scomodati paragoni improbabili o nomi di altri colleghi a cui dovrebbe vagamente somigliare. Embolo non fa eccezione: le origini camerunensi hanno fatto ben presto tirare in ballo il nome di Samuel Eto'o, ma a precisa domanda su chi fosse il suo modello e a chi si ispirasse Breel ha risposto <<Mi piace molto Balotelli>>

Va detto che il ragazzo ha solo diciotto anni: deve ancora completarsi sotto tutti i punti di vista e nei prossimi anni il suo gioco potrebbe cambiare anche sensibilmente, però è già possibile cercare di inquadrare il calciatore. Per quanto i punti di contatto non manchino, possiamo dire che Embolo è un giocatore significativamente diverso da entrambi gli ex Inter. Per dare subito un'idea della sua struttura fisica, Embolo è alto 185 centimetri mentre il suo peso si aggira tra i 70 e i 75 chili. Indubbiamente il ragazzo è quindi ben strutturato e, anche se sembra già piuttosto formato, è pur sempre molto giovane. Non mi stupirebbe se nei prossimi anni crescesse ancora: in particolare se nelle prossime stagioni si trasferisse in un top club, sottoponendosi ad allenamenti ad hoc e presumibilmente più pesanti, sono quasi sicuro che guadagnerebbe per lo meno quattro o cinque chili di massa magra.

Not bad.

Al di là dei semplici numeri Embolo è un giocatore dotato di ottimi mezzi atletici, con un bel rapporto tra forza fisica e velocità. E' potente fisicamente, anche se (ancora) non dispone di una forza dominante per gli avversari - come un Diego Costa o un Lukaku per intenderci - ma alla sua fisicità unisce anche una grande rapidità: anche in questo caso il paragone con un Eto'o non regge, ma se usate bene le potenzialità atletiche sono veramente ottime. Per completare il quadro, Embolo è anche dotato di buona tecnica e di un dribbling efficace, anche se giovane non ama troppo i fronzoli, raramente cerca di lanciarsi in improbabili serpentine o in numeri da giocoliere. Nell'uno contro uno, che comunque cerca, preferisce la concretezza: non disdegna quindi finte e dribbling, ma sempre cercando di sfruttare la propria fisicità ed esplosività, senza dover scartare tre volte un avversario prima di riuscire a superarlo.

Rapido, pulito, efficace.

Il quadro finora composto dalle caratteristiche fisiche e tecniche di Embolo, lo fa essere un buon esempio del tanto declamato "attaccante moderno", o almeno di un potenziale esemplare di questa rara razza di punte che, secondo il pensiero comune, devono essere dotate di rapidità, forza fisica, tecnica e ovviamente ottime abilità di tiro e freddezza da attaccante vero (penso a Benzema, Higuain, Lewandowski e simili). Faccio notare ai meno attenti che finora ho parlato in modo piuttosto generico di "attaccante" senza scendere troppo nello specifico riguardo alla collocazione in campo, ma non è un caso.


Guadagnarsi il proprio spazio

Dando un rapido sguardo alle statistiche di Embolo, nella sua prima stagione tra i grandi, oltre all'esordio con gol, gioca in altre sei occasioni, senza più segnare. Nella stagione 2014/2015 il suo score complessivo è di 17 gol in 40 presenze, con un exploit in coppa nazionale (6 reti in 5 partite) e 10 marcature in campionato. Nella stagione in corso (che in Svizzera è più avviata visto che il campionato inizia a metà luglio) per il momento Embolo ha messo a referto 3 gol in 7 uscite. Questi numeri vanno però analizzati e contestualizzati. Per quanto riguarda la sua prima stagione la ritengo poco indicativa, perché si tratta di una manciata di presenze di un ragazzo che viene principalmente inserito negli ultimi minuti, vuoi per guadagnare tempo vuoi per far rifiatare qualcuno. Evidentemente però si tratta di prestazioni che a qualcosa sono servite, perché nella stagione successiva il nuovo allenatore Paulo Sousa lo ha sempre tenuto in grande considerazione, viste anche le 40 presenze totali messe a referto a fine stagione. A questo punto è necessario ragionare sui ruoli in cui Embolo viene impiegato nella prima fase della carriera. 

Come spesso accade quando un giovane attaccante viene fatto esordire o comunque schierato con continuità, si tende a cercare di sfruttarne la freschezza e il dinamismo per farlo correre sulla fascia o comunque non lo si posiziona immediatamente come punto di riferimento dell'attacco, a meno che non si tratti di ragazzi che palesemente non possono far altro che la prima punta (per esempio, non me lo vedo un giovane Peter Crouch esordire come attaccante esterno).

Questa può essere una buona chiave di lettura per inquadrare quello che è stato finora l'impiego di Embolo: fin dai suoi esordi è stato frequentemente utilizzato come esterno d'attacco in sistemi di gioco come il 4-3-3 o il 4-2-3-1, addirittura è stato schierato sulla fascia in un 4-4-2, e solo occasionalmente come centravanti. Anche nella scorsa stagione, quando gli sono state concesse molte possibilità da titolare, Paulo Sousa lo ha impiegato molto spesso come uno dei due esterni del suo usuale 4-2-3-1; questo anche perché, fino all'anno scorso, nel Basilea giocava una vera e propria leggenda locale, ma anche di tutta la Svizzera, ovvero Marco Streller, imponente centravanti da oltre 100 gol contando solo le stagioni in rossoblu. Streller era il centravanti titolare designato del Basilea e per questo, in sua presenza, Embolo veniva solitamente dirottato sulla fascia. La stagione del bomber svizzero è stata però abbastanza problematica dal punto di vista fisico (anche per questo, già a marzo aveva annunciato il ritiro a fine campionato), infatti a conti fatti ha giocato meno partite dello stesso Embolo, che in sua mancanza è stato la prima alternativa come centravanti. Anche in questa stagione probabilmente vivrà un situazione simile: per sostituire Streller al Basilea è arrivato Marc Janko, punta austriaca dalle caratteristiche molto simili al suo predecessore, che per altro è partito forte con quattro gol in altrettante presenze.


Cuore da centravanti

Vengo subito al dunque: Embolo è una prima punta. Magari non da questa stagione o dalla prossima, ma nel suo futuro penso che la sua crescita (magari anche fisica) lo porterà a essere sempre meno impiegato come esterno e più da centravanti. Ed proprio in quella posizione che potrebbe, un giorno, diventare davvero dominante, nel senso più ampio del termine. 

Può sicuramente interpretare bene il ruolo di esterno visto che, come detto ha rapidità e tecnica, e risulta anche un discreto passatore (tredici assist la scorsa stagione tra campionato e coppe), ma le caratteristiche e soprattutto il suo gioco, almeno per quanto visto finora, non possono non farmi credere che il suo sviluppo futuro sia da punta vera e propria. Ancora di più, se nei prossimi anni, come credo, aumenterà ancora un po' la sua stazza, e soprattutto acquisirà esperienza su come usare ancora meglio il suo fisico (cosa di per sé potenzialmente più importante che guadagnare dieci chili di muscoli). Mantenendo anche la rapidità e la mobilità attuali, potrebbe davvero diventare uno degli attaccanti più completi e difficili da marcare del panorama europeo. 

Anche solo a livello psicologico, per i difensori l'impatto sarebbe notevole: dover marcare una punta difficile da anticipare perché rapida e con un fisico imponente - rapida e scaltra nei movimenti a tagliare e con la tecnica per essere pericolosa anche nell'uno contro uno - sarà un bel grattacapo. E qui diventa evidente perché essere un giocatore così completo sia determinante: per il marcatore diventa tutto molto più difficile quando l'avversario può indifferentemente andare incontro, difendere palla, girarsi e partire, oppure attaccare direttamente lo spazio e la porta con forza e velocità. Inoltre spesso i centrali difensivi o sono bravi in marcatura o a coprire la profondità, o peggio non sono sufficientemente veloci nelle letture difensive lasciando tempo prezioso all'avversario per agire.


Tanta forza, ma non solo

Come dicevo all'inizio, già dal primo gol di Embolo si erano intraviste alcune specialità della casa. Su un lancio dalla trequarti si trova in posizione regolare ma il suo marcatore è in netto ritardo e gli lascia sei o sette metri, con davanti campo aperto fino alla porta; quando il difensore vede partire la palla e ne capisce la destinazione accelera e lo raggiunge, ma Breel se la porta avanti molto bene col petto, allarga le braccia per prendere posizione e anzi, sentendo l'arrivo dell'avversario è lui stesso ad andare a cercare un po' il contatto con la spalla per allontanarlo di forza. A quel punto recuperarlo senza commettere fallo è praticamente impossibile, perché il ragazzo è veloce e bravo a coprire il pallore col fisico e, arrivato davanti al portiere, lo supera con freddezza e precisione.

Biglietto da visita piuttosto interessante.

Nella descrizione di questo gol sono già emersi molti dei pregi e delle caratteristiche di Embolo e del suo modo di giocare, perché questo tipo di azione si può definire una sua classica giocata offensiva. La maggior parte dei suoi gol nascono da un movimento alla spalle dei difensori, anche sul filo del fuorigioco, stop a seguire e accelerazione palla al piede, oppure se il passaggio è alto controllo di petto (gesto in cui è piuttosto abile) già orientato verso la porta per aggiustarsi in avanti il pallone e prepararsi a concludere. In entrambe le situazioni la costante è una grande capacità di difendere il pallone dal ritorno dei difensori, che unita alla sua velocità lo rendono molto difficile da fermare una volta che è riuscito a stoppare la palla e ha iniziato a correre: non è raro vedere difensori che dopo essersi fatti anticipare lo inseguono e lo attaccano (non sempre in maniera lecita) ma anche aiutandosi con le braccia vengono sostanzialmente trascinati da Embolo che corre verso la porta.
            
I margini di miglioramento ci sono, ma già adesso è difficile da gestire per i difensori avversari...

Caratteristiche e qualità che mi fanno davvero vedere in lui un futuribile centravanti, piuttosto che un esterno d'attacco. La sua stessa capacità di tagliare alle spalle dei difensori, di scattare al limite del fuorigioco, e quello che definirei il suo amore per la ricerca della profondità, mi sembrano davvero già molto esplicative di quello che anche lui preferisce fare in campo. A prescindere da tutto ciò, stiamo parlando di un ragazzo ancora molto giovane e un po' di gavetta a correre sulla fascia, per una stagione o due, potrebbero anche non fargli male.


Una maturazione da completare

Embolo può già tranquillamente essere considerato un buon attaccante oltre che un ottimo prospetto, ma non è esente da lacune e margini di miglioramento, anche se ovviamente ha ancora bisogno di tempo per crescere e completarsi, non solo dal punto di vista fisico. Un fondamentale su cui deve lavorare ancora molto è il colpo di testa: è infatti abbastanza singolare che un attaccante della sua struttura non segni praticamente mai di testa su azione o su palla inattiva. 

Deve imparare a muoversi meglio nell'area di rigore: i gol da centravanti d'area di rigore, di rapina e i tap-in rappresentano un sottoinsieme molto limitato delle reti realizzate da Embolo. Dal punto di vista mentale, per quanto l'ammirazione per Balotelli possa spaventare, per il momento il ragazzo sembra avere un carattere molto diverso da quello di Supermario: anche quando impiegato sulla fascia dimostra sempre impegno e sacrificio e anche se dotato tecnicamente non si tratta di uno di quei ragazzini irritanti (per la verità a volte non più così giovani) che sempre più spesso si vedono sui campi in giro per l'Europa ostentando e forzando tunnel e doppipassi.

Forse un po' troppo, ma ha pur sempre diciotto anni, lasciamolo divertire un po'.

Dal punto di vista balistico per il momento Embolo non ha fatto vedere nulla di eccezionale e, per riprendere il parallelo con Balotelli, non sembra possedere la sue stesse doti nel tiro da fuori che gli permettono di calciare e centrare la porta praticamente da ogni distanza e posizione. 

Non si possono, però, non evidenziare le sue momentanee assenze dal contesto di gioco e le pause che ogni tanto si prende dalla partita. Nulla di catastrofico per un ragazzo così giovane ma sicuramente un aspetto su cui lavorare e a cui dovrà essere affiancata una migliore consapevolezza di certe situazioni, che sicuramente può sopraggiungere solo con un po' di esperienza. Faccio riferimento a certe occasioni in cui Embolo riceve palla basso, a centrocampo, e invece di proteggerla col suo fisico e aspettare un tempo di gioco per valutare quale decisione prendere, parte palla al piede e testa bassa cercando di superare di slancio gli avversari più diretti per poi cercare di puntare la difesa avversaria in velocità (vi dice niente Guarin?), finendo poi spesso per andare a impattare contro un difensore o comunque perdendo la sfera, vanificando un prezioso possesso, giocandolo scioccamente. Si tratta probabilmente di irruenza giovanile, col tempo imparerà a riconoscere in quali situazioni può permettersi lo strappo e in quali la squadra ha bisogno che utilizzi il suo fisico per proteggere la palla e tenerla su per far salire o rifiatare i compagni.

Magari un po' troppa irruenza, ma la grinta non manca.

Non sono sicuro che diventerà un attaccante che, oltre a queste caratteristiche, sa anche gestire il gioco offensivo della squadra prendendo decisioni intelligenti sul compagno a cui passare il pallone per generare una buona transizione offensiva, e forse non ha nemmeno l'abilità di passaggio necessaria a farlo, ma forse non è nemmeno quello che un attaccante così dinamico deve fare.


Uno sguardo al futuro

Per tirare le somme Embolo è davvero un attaccante molto interessante, che è riuscito a essere così precoce probabilmente grazie a uno sviluppo fisico molto rapido per la sua età, e che al momento si trova in una situazione privilegiata, in un campionato non di altissimo livello e senza troppe pressioni, in una squadra prestigiosa e che da anni domina la sua lega e gli permette di fare anche un po' di esperienza internazionale. 

Immancabilmente già da un anno ormai si parla di svariati interessamenti su di lui di varie squadre. Per la crescita del ragazzo mi auguro che rimanga in Super League per almeno un'altra stagione oltre a questa, magari giocando un vero campionato da protagonista e da prima punta nel Basilea. Temo che se infatti tra un anno arrivasse, ad esempio, il trasferimento in una squadra di Premier o di Bundesliga, magari anche di primo livello, Embolo potrebbe non avere lo spazio per completare la sua crescita, o peggio che allenamenti o carichi di lavoro sbagliati e troppo incentrati sul potenziamento possano alterarne i normali processi di sviluppo e maturazione, anche dal punto di vista fisico. 

Per il resto (come spesso si dice in questi casi) il suo destino è nelle sue mani, il potenziale è ottimo e già discretamente sviluppato. Se quindi Embolo saprà gestire la sua crescita, senza anticipare troppo i tempi della sua carriera e dimostrerà spirito di adattamento anche fuori dal campionato svizzero, allora ha davvero davanti a sé un grande futuro e, perché no, potrebbe davvero diventare il nuovo prototipo del centravanti moderno.




Articolo a cura di Nicola Santolini


Nessun commento:

Posta un commento