Attenzione! Questo articolo riguarda il
calciomercato ma cerchiamo di analizzare le esigenze e i bisogni
delle squadre di calcio della serie A. Si parlerà di giocatori
funzionali e di progetti tattici. Siamo consapevoli della vostra
sensazione di smarrimento nel trovarvi di fronte a qualcosa di mai
letto. Buona lettura.
Sembra paradossale ma dopo un dominio
pluriennale in Italia e una finale di Champions conquistata mettendo
al centro del progetto organizzazione e lucidità, adesso la Juventus
si trova a dover affrontare un punto cruciale all'interno del proprio
sviluppo sia come team tecnico che come club. La lungimirante
programmazione fatta di giovani sembra aver prodotto i frutti
sperati: Rugani e Berardi sono tra i migliori prospetti italiani.
Le partenze di Pirlo e Tevez danno ad
Allegri e Marotta tante possibilità di cambiamento, numerose
diramazioni che porteranno a variazioni e novità. Analizziamo la
situazione reparto per reparto.
Porta
Ecco Neto dalla Fiorentina al posto di
Storari. Un secondo portiere del genere è un lusso che possono
permettersi solo i campioni d'Italia in carica. Presumibilmente Neto
troverà molto spazio alternandosi a Buffon che nonostante resti una
certezza non è più un ragazzino. Gestire le rotazioni in porta sarà
un compito difficile ma sicuramente garantisce potenziali vantaggi.
Difesa
Dall'Empoli arriva Rugani. Il giovane
difensore dovrà trovare necessariamente lo spazio che gli serve per
crescere magari lasciando partire Ogbonna. Una potenziale coppia Rugani-Bonucci (alle prese in questo momento con il rinnovo) rischia di diventare la coppia della Nazionale per i prossimi anni e offre sia garanzie che futuribilità.
Il pacchetto centrale è
completo, lo stesso si può dire dei terzini sperando di ritrovare il
jolly Caceres in condizioni fisiche migliori. Sicuramente la difesa è
il reparto che meno necessita di upgrade e resta - almeno per il
prossimo anno - una certezza. Spendere per la difesa deve significare solo un'occasione irrinunciabile per prendere un grande terzino di livello molto alto.
Centrocampo
La partenza di Pirlo lascia un vuoto
incolmabile e neanche la possibilità di schierare Marchisio in quel
ruolo basta a riempire il vuoto. La Juventus si è mossa in anticipo
l'anno scorso per migliorare il centrocampo con Sturaro e Pereyra - giocatori accomunati dal grandissimo dinamismo e dalla notevole versatilità - che ambiscono ad un minutaggio
ancora maggiore e che potranno dare il proprio contributo.
La squadra bianconera ha costruito le sue fortune in Champions sulla possibilità del proprio centrocampo di cambiare durante il passaggio di fase da "possesso" a "non possesso" da 3 più trequartista a 4 in linea grazie alle caratteristiche dei vari Pogba, Marchisio e soprattutto Vidal, fondamentale in questo impianto tattico.
La squadra bianconera ha costruito le sue fortune in Champions sulla possibilità del proprio centrocampo di cambiare durante il passaggio di fase da "possesso" a "non possesso" da 3 più trequartista a 4 in linea grazie alle caratteristiche dei vari Pogba, Marchisio e soprattutto Vidal, fondamentale in questo impianto tattico.
La Juventus sembra alla ricerca di un trequartista di alto livello (chi ha detto Oscar?) per consolidare il rombo di centrocampo. Una decisione del genere però precluderebbe la possibilità di sfruttare anche per la prossima stagione quell'accorgimento tattico così importante e decisivo. Oscar non può fare lo stesso lavoro del Vidal trequartista con tutto quello che ne consegue. La decisione e lo sviluppo della Juventus dipendono da questa scelta di mercato.
È arrivato Khedira, parametro zero scommessa costata solo l'ingaggio. Si, scommessa perché il tedesco non gioca da tanto e personalmente non sono convintissimo né della sua collocazione all'interno del sistema di Allegri né della necessità di prendere un centrocampista con quelle caratteristiche. Al momento non c'è un calciatore con le caratteristiche di Pirlo nella Juventus e - per essere ripetitivi - la scelta tra un regista basso e un trequartista chiarirà i dubbi su come la Juventus vorrà giocare nella prossima stagione.
Attacco
Il reparto avanzato è quello che ha subito più modifiche. Dybala è stato un acquisto programmato da tempo e arriva con la prospettiva di sostituire Tevez. Dybala porta con sè sicuramente meno maturità tattica di Tevez ma personalmente non vedo l'ora di "gustarmelo" in coppia con Morata.
Lo spagnolo è atteso da una stagione di conferme: non deve confermarsi a livello assoluto di prestazioni ma a livello di continuità di prestazioni. C'è stata tanta, troppa differenza tra le sue partite in campo europee in cui ha dimostrato notevoli capacità e qualche scialba partita di campionato dove il suo talento si è visto a sprazzi. Il lavoro che deve fare Morata è a livello mentale e non avere Tevez - un accentratore incredibile - farà cambiare molto nel suo gioco nella Juve, in meglio o in peggio è da vedere.
Sarò sincero: l'arrivo di Mandzukic mi ha molto sorpreso. Per quanto le caratteristiche siano completamente diverse, il croato rimane una prima punta classica come Llorente ed è impensabile per me vederli giocare insieme. A meno della partenza dello spagnolo non mi sembra un investimento intelligente. Sono convinto che possa fare bene in serie A e che possa contribuire a risolvere molte partite ma nel pacchetto di attaccanti della Juventus adesso c'è uno di troppo. Due ibridi che possano giocare sia da prima che da seconda punta (Morata e Dybala) e due prime punte (Mandzukic e Llorente) non sono i profili del mio attacco ideale. Avrei investito su una seconda punta in grado di sostituire per caratteristiche Tevez: attitudine a muoversi tra le linee, tiro da fuori, accelerazioni palla al piede. Potrebbe essere ceduto Llorente per arrivare a questo tipo di giocatore e sarebbe la soluzione ideale.
Aggiungici Zaza, pagato quanto Mandzukic
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