Con
questo articolo inauguriamo la nostra nuova rubrica sui più
interessanti prospetti di vari sport. Genesi e analisi di uno dei centrocampisti più forti dei prossimi 15 anni.
di
AER
Il
passatempo più abusato, quando si ha a che fare con un giovane
talento, è quello di tracciare idealmente paragoni, più o meno
scomodi, con grandi giocatori del passato. “Comparison”, dicono
dall'altra parte dell'Oceano.
Superficialmente
è un aspetto dell'analisi tecnica esclusivamente ludico, che ci dice
poco delle reali caratteristiche del giovane giocatore in questione,
anzi si corre il rischio di trascurare le unicità ed evidenziare
troppo i punti di contatto tra i due termini di paragone finendo per
avere un'idea completamente sbagliata. I paragoni illustri sono un
mezzo molto pericoloso perché permette, come una sineddoche, di
indicare incisivamente “la parte per il tutto”: ecco che un
centrocampista con un buon lancio diventa istantaneamente il “nuovo
Pirlo”, un terzino sinistro brasiliano con buona tecnica e molto
propositivo diventa il “nuovo Roberto Carlos”, un difensore
centrale elegante ed efficace diventa il “nuovo Nesta”. Di esempi
ce ne sarebbero a migliaia.
Più
profondamente, invece, questo gioco dei paragoni, se interpretato
nella maniera giusta, riesce a condensare alcune caratteristiche con
il nome di un solo calciatore ed è una chiave di analisi semplice,
abbastanza informale, ma molto funzionale e diretta.
Con
il giocatore che abbiamo scelto per inaugurare la sezione calcistica
della nostra nuova rubrica questo gioco non vale: semplicemente non
funziona. La prima idea, che emerge con forza tra i pensieri e gli
animi di chi ammira Youri Tielemans, è quella di avere a che fare
con un calciatore totalmente irripetibile. Un calciatore così
completo a quell'età e potenzialmente così ancora migliorabile non
si è mai visto.
The
next big thing
Youri
Tielemans è l'ennesimo frutto della rivoluzione del calcio belga
attuata nei primi anni del 2000, dopo i deludenti campionati Europeo
e Mondiale, da Michel Sablon, allora direttore tecnico della
Federazione.
Il
piano di crescita prevedeva una forte programmazione decennale con
l'obiettivo di arrivare ai Mondiali del 2014, primo punto di svolta
della crescita del calcio belga, con un gruppo composto dai migliori
giovani del pianeta. Sembra quasi superfluo, con il senno di poi,
ammettere la riuscita di questo progetto.
Immergiamoci
immediatamente nel magico mondo di Youri Tielemans.
Il
piano comprendeva una ristrutturazione totale che toccava
principalmente tre destinatari: le selezioni nazionali, i club e le
scuole calcio.
La
prima mossa è stata quella di uniformare tatticamente selezioni
nazionali e club. Sablon racconta: <<Abbiamo adottato la
stessa visione per tutti e tre i gruppi. Ci siamo rivolti
direttamente ai club e abbiamo chiesto loro di giocare con
il 4-3-3 con le ali, tre centrocampisti e la difesa a quattro. Ai
vecchi tempi, era quasi sempre adoperata la difesa a tre, quindi
questa nostra rischiesta era per loro una novità. Ci sono voluti più
di cinque o sei anni prima che tutti accettassero consapevolmente le
nostre indicazioni: per la maggior parte degli allenatori e delle
società tutto ciò che importava era soltanto vincere la partita.
Questa mentalità, però, era assolutamente sbagliata oltre che
negativa per lo sviluppo di tutti i giocatori.
All'inizio
è stato difficile ma, con il passare del tempo, hanno iniziato a
capire la bontà del nostro progetto. Ci hanno seguito perché hanno
visto che ciò che abbiamo detto loro funzionava. Rendeva migliori i
giocatori.>>
Anche le scuole calcio sono state
investite da questa rivoluzione. <<Un tempo si giocava prima
degli otto anni ad undici contro undici – aggiunge Sablon -
e abbiamo visto (con 1600 ore di filmati) che i giocatori non
toccavano palla, correvano senza piacere, quindi abbiamo modificato
gli allenamenti: prima 5 contro 5 fino a 7 anni, poi 8 contro 8 fino
a 10 anni e, solo in seguito, 11 contro 11.>>
Siamo tutti convinti che Hazard sia
il termine massimo di questo progetto e che sia quasi impossibile che
la metamorfosi del calcio belga “produca” un calciatore di
livello comparabile – se non addirittura superiore - a quello del
giocatore del Chelsea. Siamo, però, allo stesso tempo tutti curiosi
di vedere quello che riuscirà a fare Tielemans nei prossimi anni.
Magari questo ragazzo ci smentisce...
Home
sweet home
Sint-Pieters-Leeuw,
una decina di chilometri in linea d'aria da Bruxelles. 7 maggio 1997.
Nasce Youri Tielemans. Il padre viene proprio da Bruxelles mentre la
madre è di origine congolese. Entrambi si interessano molto poco al
calcio ma tanto all'educazione del loro figlio.
<<Conosco
il temperamento della madre – racconta il suo allenatore nelle
giovanili – e, se Youri rientra a casa con un brutto voto, è
capace di andare da Herman Van Holsbeeck (direttore generale
dell'Anderlecht) per dirgli che suo figlio non può giocare nel
week-end.>>
Youri, però, non solo è nato per
giocare a calcio ma per diventarne uno dei migliori interpreti del
mondo.
Spinge
la porta degli spogliatoi dell'Anderlecht nel 2002, quando aveva solo
5 anni, e quegli spogliatoi diventeranno la sua seconda casa.
A
differenza di altri giovani talenti cresciuti nell'Anderlecht come
Januzaj, Youri ha deciso di rimanere in Belgio, nonostante le tante
proposte che arrivavano e continuano ad arrivare dall'estero. <<Mi
sento molto bene in questa squadra. Non potrei in nessun altro posto
sentirmi meglio che in un club dove mi trovo a casa e in cui mi
miglioro giorno dopo giorno. Qui, nell'Anderlecht, tutti credono
nelle potenzialità dei giovani. Negli ultimi anni, i leader hanno
deciso di fidarsi di giovani e questa reciproca fiducia funziona
davvero bene.>>
Anche la volontà dei genitori di
far concludere la carriera scolastica in Belgio è stato un fattore
di rilievo in questa scelta. Una scelta sicuramente controcorrente
rispetto agli sviluppi dei movimenti dei giovani calciatori ma
altrettanto decisiva nello sviluppo caratteriale e tecnico del
ragazzo.
Tielemans non poteva che essere
l'idolo dei tifosi. È un'affinità che va oltre il semplice essere
“il giocatore preferito”. Essere nato a pochi km da Anderlecht,
essere cresciuto nel settore giovanile, non aver ceduto per il
momento alle tentazioni delle sterline: sono fattori inestimabili per
i fans che sono già rassegnati a perderlo ma che continuano a
sostenerlo e a manifestare affetto verso di lui.
L'amore di società e tifosi per
Youri Tielemans.
Ecco che nel giorno del suo
diciottesimo compleanno, Tielemans, firma un nuovo contratto di
cinque anni con Les Mauves.
“Youri Tielemans est là”: per
la gioia di tutti i tifosi, letteralmente rapiti emotivamente da quel
giovane ragazzo per 90 minuti a settimana.
"Youri Tielemans rimane
all'Anderlecht per altri cinque anni." Difficilmente il
contratto verrà rispettato...
Predestinato
Parallelamente
al suo stile di gioco, anche i modi e tempi dei suoi esordi sono
irripetibili. Youri Tielemans reinterpreta il concetto di “bruciare
le tappe”, portandolo all'estremo.
Il
28 luglio 2013 - 16 anni compiuti da pochi mesi – Tielemans fa il
suo esordio in campionato con la maglia dell'Anderlecht, contro il
Lokeren. Quarto giocatore più giovane ad esordire con la maglia
bianco-malva.
Dopo
sette giorni, nella partita successiva vinta 4 a 0 contro il Cercle
Brugge, è già titolare.
Esordio
ufficiale, contro il Lokeren. Al 24' prende il posto di Sacha
Kljestan.
Il
primo gol arriva il 6 aprile 2014. Playoff scudetto, la particolare
formula del Campionato belga. L'Anderlecht di Tielemans, terzo nella
stagione regolare, affronta il Club Bruges, secondo nella regular
season. La partita finisce 3-0 per les Mauves che si
aggiudicheranno il torneo e Tielemans realizza la rete che sblocca la
partita.
Prima inizia l'azione, facendosi
dare il pallone e verticalizzando verso un compagno, poi raccoglie la
respinta centrale della difesa avversaria ad un cross e con un
potente sinistro dal limite dall'area fulmina il portiere. È un gol
bellissimo oltre che importantissimo e che sintetizza la complessità
e la completezza di Tielemans, pronto a far partire, accompagnare e
concludere l'azione con una visione d'insieme del gioco superlativa
non solo per un quasi diciassettenne ma per qualsiasi calciatore.
Primo
gol di Tielemans nella Jupiler Pro League.
Conclude
la sua prima stagione con 29 presenze e 1 rete in campionato, 2 e 1
nella coppa nazionale e 4 presenze in Champions. Il Belgio e il Mondo
calcistico intero hanno scoperto un futuro campione, piano piano
iniziano tutti a rendersi conto del suo talento ma “Youri est là”.
Come
conseguenza fisiologica non delle sue prestazioni – troppo
riduttivo – ma del suo essere “Youri Tielemans" arriva il premio
come miglior esordiente del campionato. Riceve il premio con una
naturalezza straordinaria, in un misto di consapevolezza di essere
destinato a fare grandi cose e di imbarazzo, pensando magari che i
suoi genitori – soprattutto sua madre – preferirebbero il premio
di miglior studente della classe.
Naturalmente
Youri viene eletto Rookie Of The Year del Campionato belga. Avevate
anche dei dubbi?
La
Champions è il vero palcoscenico delle stelle. Youri non fa
eccezione. Fa il suo esordio il 2 ottobre 2013, a 16 anni,
4 mesi e 25 giorni. Diventa il più giovane calciatore belga ad aver
esordito nelle coppe europee, il terzo giocatore più giovane in
assoluto.
Nella
stagione successiva aumentano le presenze (52 quelle totali) e i gol
(6).
Le
sue reti sono tutte bellissime, difficilmente passano inosservate.
Una in particolare fa il giro del mondo.
“Fenomeno
a 17 anni: Tielemans
segna
con un bolide da 40
metri”.
Così titolano tutti i siti internet.
Appena
diciottenne, Tielemans aveva già disputato 83 partite ufficiali. Per
fare un confronto, Cristiano Ronaldo alla sua età ne aveva disputate
meno di 30. Invece Hazard – per rimanere in Belgio – poteva
vantare meno di 40 presenze. Kompany - enfante prodige
dell'Anderlecht come Tilemans – a 18 anni aveva collezionato meno
di 30 presenze.
Controllo
e ritmo
Non c'è bisogno di soffermarsi più di tanto sul ruolo. Tielemans è un centrocampista centrale, un numero 8 per dirla in modo vintage. Può ricoprire con gli stessi, ottimi, risultati il ruolo di vertice basso di un centrocampo a 3, di mezzala e di centrale in una mediana a 4. "Voler
limitare Youri Tielemans a un ruolo preciso nel centrocampo mi sembra
voler discutere il blu di Michelangelo", potrebbe dire qualcuno.
La
più grande qualità di Tielemans è la capacità di gestire lo
spazio. Riesce ad influenzare la porzione di campo occupata, creando
un vuoto spazio-temporale intorno a sé. È il padrone assoluto della
zona in cui decide di smarcarsi e contemporanemante sceglie di
muoversi nella zona in cui sa di potersi creare un vantaggio, sia di
spazio che di tempo, tale da permettergli di “dominare” quella
precisa zona.
Tielemans
è in grado di trovare lo spazio sia tra le linee di difesa e
centrocampo che tra le linee di centrocampo e di attacco.
Il
livello altissimo del controllo del pallone e della tecnica
individuale rende la sua capacità di controllare gli spazi una dote
ancora più importante.
Ha
l'intelligenza tattica giusta per leggere bene il gioco, capire dove
c'è bisogno di lui e offrire sempre una linea di passaggio per
alleggerire la circolazione del pallone e per renderla subito
propositiva.
La
ricerca del pallone, nonostante le doti tecniche, non è né
ossessiva né ripetitiva. È proprio la maturità con cui bilancia i
movimenti e le zone di campo ad impressionare per quanto sia accurata
per un calciatore di quell'età.
Uno
degli aspetti più interessanti del suo gioco è la connessione delle
sue giocate, la linearità dei gesti tecnici. Il controllo del
pallone è sempre funzionale alla giocata successiva, il dribbling è
sempre orientato verso la porzione di campo che rende più efficace e
pericolosa la prossima mossa. Fare le cose difficili per far
diventare “più facile” la seguente è una virtù innata di Youri
Tielemans. Senza mai scadere nel manierismo e nella giocata fine a se
stessa.
Anche
le sue origini africane influenzano il suo stile. Il gioco di
Tielemans è contraddistinto da un ritmo tribale. C'è un'evanescente
sensazione di contatto con il primitivo nel suo modo di muoversi con
il pallone, forza e purezza che apparentemente si scontrano con la
sua visione del calcio razionale e organizzativa ma che, allo stesso
tempo, creano un totale trasporto sia tecnico che emotivo nei
compagni di squadra. Con le sue variazioni di ritmo riesce a
indirizzare la partita, a farla defluire e scivolare a suo
piacimento.
Se
c'è un aspetto principale del gioco in cui Tielemans può
migliorare, questo è indissolubilmente legato al suo ritmo tribale.
Deve lavorare sulla frequenza delle giocate importanti, imparare a
regolare il livello delle giocate stesse in funzione dell'ambiente
circostante. Le esigenze dei suoi compagni e della partita non sempre
coincidono con le sue e diventa fondamentale per dominare le partite
– perché di questo stiamo parlando come obiettivo finale della sua
crescita - riuscire a bilanciare la sua “ragionata istintività”.
Controllo
e precisione
L'attitudine
a partecipare al gioco è straordinaria quanto naturale. È una
partecipazione totale perché riesce non solo a controllare il gioco
ma anche a trascinare i suoi compagni all'interno del possesso palla
con una qualità di passaggio altissima.
Ho
trovato molto interessante fare un confronto statistico con i
migliori centrocampisti relativamente alla scorsa Champions League.
Tielemans
completa i passaggi con una percentuale di successo dell'80%,
sicuramente più bassa degli altri top del ruolo ma che, come il dato
dei passaggi per partita (42,67), deve essere contestualizzata alla
squadra di appartenenza e all'età. Alla luce di queste
considerazioni, i due dati – percentuale di passaggi riusciti e
passaggi totali per partita – dimostrano un profilo altissimo di
centrocampista.
Per
fare qualche esempio: Pirlo 85% e 57,44, Modric 92% e 64,17, Verratti
92% e 73, Xabi Alonso 91% e 82,40.
Questi
dati vanno pesati anche attraverso un'ulteriore interpretazione cioè
la lunghezza dei passaggi, spesso direttamente proporzionale al grado di difficoltà.
Ecco
che il dato relativo a Tielemans (21,33 m di lunghezza media dei
passaggi) è superiore a quello dei centrocampisti presi in esame.
Pirlo si avvicina molto con 21,22 m, gli altri tre sono
abbondantemente sotto i 20 m.
Non
è un argomento impossibile da sostenere che Youri Tielemans sia già
adesso il miglior calciatore del mondo nel fondamentale del passaggio
lungo (o lancio lungo, fate voi). Oltre all'aspetto prettamente
tecnico che lo proietta in un universo infinito di possibilità -
inaccessibile alla maggior parte dei suoi colleghi - di effettuare il
gesto tecnico, entrano in gioco altri due fattori: visione di gioco e
velocità di pensiero, qualità che sembrano traboccare dal giovane
Youri.
Mappa dei passaggi: Tielemans vs Arsenal. Percentuale di passaggi riusciti:88%. |
Mappa dei passaggi: Tielemans vs Borussia Dortmund. Percentuale di passaggi riusciti: 86%. |
Nella
sua testa c'è una mappatura millimetrica della posizione di spazi e
uomini in ogni preciso momento e nei suoi piedi c'è la possibilità
di far arrivare il pallone dove, come e quando vuole.
Il
risultato è un composto mai visto. No, non sono un pazzo a sostenere
che Tielemans lanci meglio di chiunque altro.
Il
dato sui passaggi chiave è allo stesso modo sorprendente: Tielemans
esegue un passaggio chiave a partita, non lontano da Pirlo e Xabi
Alonso (rispettivamente 1,22 e 1,20) che guidano la classifica di
questa statistica nel gruppo di cinque centrocampisti analizzato.
Forza
mentale
Il
talento, da solo, non basta e Tielemans ne sembra pienamente
consapevole. Si nota immediatamente che dietro le sue sicurezze ci
sia un'etica del lavoro importante, una spiccata propensione a
migliorare e a migliorarsi.
Nel
momento in cui sarà costretto a confrontarsi con altri campioni,
sono sicuro che riuscirà a trovare altri e nuovi stimoli per
continuare il processo di crescita. Quello che per molti ragazzi
giovani – dover adattarsi in un gruppo in cui non si è il più
forte per antonomasia – può rappresentare un limite, per YT sarà
sicuramente una forza esterna scatenante per diventare un giocatore
migliore.
Jean
Kindermans – responsabile del settore giovanile dell'Anderlecht -
si è espresso così su Tielemans: <<Ciò che lo rende così
forte non sono solo le sue capacità tecniche ma è anche la sua
mentalità. Nonostante il suo talento grezzo, è un gran lavoratore.
Quando un talento eccezionale come Youri dimostra una cultura del
lavoro così elevata, possiamo parlare di un vero e proprio
gioiello.>>
Sicuramente a YT non mancano
competitività e personalità, era difficile pronosticare che il
giovane belga prendesse in mano la squadra dopo la partenza di
Biglia.
Tielemans, in realtà, non ha preso
in mano la squadra all'esordio o con l'aumentare dei minuti in campo.
La sensazione dominante è che quel ragazzino sia sempre stato un
leader nato, da quando a 5 anni entrò per la prima volta negli
spogliatoi del centro di allenamento. Già allora era un accentratore
di gioco e di stati d'animo incredibile, vista la sua età.
Ennesima puntata dello "Youri Tielemans Show". Solo per veri intenditori.
Da
un lato all'altro
Tielemans
riesce ad essere influente in entrambi le fasi del gioco,
indistintamente. In un calcio in cui i centrocampisti completi,
determinanti sia difensivamente che offensivamente, iniziano a
preparare la conquista del mondo e la loro importanza cresce a
dismisura giorno dopo giorno (Nainggolan per restare in Belgio),
Tielemans si propone come il punto più alto di questa categoria. Per
adesso le sue qualità sono squilibrate verso una troppo più
marcata abilità nella fase di possesso palla, però YT sa difendere e
possiede delle qualità fondamentali per diventare un calciatore
importante anche in questa fase del gioco.
Nonostante l'età possiede un'intelligenza tattica notevole: chiude bene le linee di passaggio, è capace di prevedere le giocate avversarie, ha straordinarie doti motorie e fisiche e ha una grande velocità negli spazi brevi che lo rende una continua minaccia nel ribaltamento dell'azione.
Ritornando al confronto nella scorsa CL con i centrocampisti citati precedentemente, Tielemans è quello che ha intercettato più palloni (2,50). Xabi Alonso e Verratti vicini con 2,30 e 2, Modric lontanissimo a 0,83.
Sempre nei limiti dell'interpretazione – l'Anderlecht gioca di più senza palla e con una linea difensiva più bassa – questo dato dimostra la predisposizione di Tielemans alla fase difensiva.
Ritornando al confronto nella scorsa CL con i centrocampisti citati precedentemente, Tielemans è quello che ha intercettato più palloni (2,50). Xabi Alonso e Verratti vicini con 2,30 e 2, Modric lontanissimo a 0,83.
Sempre nei limiti dell'interpretazione – l'Anderlecht gioca di più senza palla e con una linea difensiva più bassa – questo dato dimostra la predisposizione di Tielemans alla fase difensiva.
Le caratteristiche tecniche e fisiche, l'attitudine e l'intelligenza sono delle basi importanti per renderlo un fattore anche nella fase di non possesso, la consacrazione passerà per i miglioramenti che Tielemans saprà fare sul livello di concentrazione difensiva e sulle marcature, sia dirette che preventive.
Paradossalmente, ad oggi, la sua più grande dote difensiva è la capacità di mettere sotto pressione gli avversari, consci della pericolosità di Tielemans nel ribaltamento dell'azione. Dovrà lavorare molto, anche in prospettiva di un campionato più fisico e con avversari di maggiore qualità. Le potenzialità, come già detto, ci sono.
Anche la conclusione dell'azione è migliorabile. Una tecnica di tiro meravigliosa come la sua deve orientare di più il suo gioco verso la conclusione diretta, in modo da aumentare ulteriormente l'imprevedibilità.
Gli inserimenti in area di rigore, poi, dovrebbero entrare maggiormente nel ventaglio di movimenti senza palla considerando la tecnica, le doti aerobiche e l'intelligenza del giocatore.
Gli inserimenti in area di rigore, poi, dovrebbero entrare maggiormente nel ventaglio di movimenti senza palla considerando la tecnica, le doti aerobiche e l'intelligenza del giocatore.
Uno dei suoi gol più spettacolari, indicativo per capire il raggio di pericolosità di questo ragazzo.
Pensare che Youri Tielemans possa diventare, considerando le sue qualità, un calciatore potenzialmente immarcabile e pericoloso in qualsiasi posizione riceva il pallone fa impressione ma è un'immagine molto vicina alle reali possibilità.
Rispettare le attese
Mi sono esposto e lo ripeto. Mi ritroverei molto sorpreso nel non vedere Tielemans guidare il centrocampo di una finalista di Champions dei prossimi 15 anni o di un eventuale Belgio in finale di Coppa del Mondo. Le promesse che ha lanciato e continua a lanciare - attraverso il suo modo di giocare - sono pesanti, al limite dell'ingombranza. Non riuscirei idealisticamente ad accettare una sua implosione o, peggio ancora, una carriera giocata sul filo tra mediocrità e anonimato.
Credo, però, di non sbagliarmi: il futuro è tuo, Youri.
Credo, però, di non sbagliarmi: il futuro è tuo, Youri.
Articolo a cura di AER
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