di Marco Braini
in collaborazione con Pick&Pop Culture
Il roster
La stella: Vassilis Spanoulis
Alla soglia dei 33 anni, il fuoriclasse dell’Olympiacos resta l’indiscusso go-to guy della Grecia; se da una parte è un riconoscimento all’infinito talento di Spanoulis, dall’altra mette in luce i problemi della nazionale a creare qualcosa con i singoli quando l’attacco batte in testa. Calathes, Zisis e Sloukas dovranno garantire tanti minuti nel ruolo di "1", così da avere l’ex Houston Rockets fresco per i finali di partita: sembra che il "ragazzotto" sia decisivo quando il pallone scotta...
Il coach: Fotis Katsikaris
Il poco più che 40enne Katsikaris, una volta ultimata la gavetta da assistente di Ivkovic e Sakota all’AEK Atene, è salito agli onori della cronaca nel triennio 2010-2013. Alla guida del Basket Bilbao Berri, ha raggiunto sia la finale di Liga ACB (eliminando il Real in semifinale per 3-1) che quella di Eurocup, entrambe perse.
Alla Fiba World Cup la sua squadra ha sbagliato una sola partita, peccato fosse la prima di quelle ad eliminazione diretta; fra un mese ha la possibilità (tendente all’obbligo) di "muovere" quel palmarès, che ad oggi recita 0 trofei vinti.
Il quintetto base
Come già anticipato, ad aiutare V-Span in fase di costruzione del gioco ci sarà un Nick Calathes che non è riuscito a replicare la buona annata da rookie a Memphis (anche a causa di problemi extra campo), vedendosi così "costretto" a tornare in Europa e ad accettare il triennale da 7M del Panathinaikos. Già agli scorsi Mondiali era stato uno dei migliori, mostrando le solite qualità da all around e la capacità di agire in tutti i ruoli del backcourt. Completa il reparto The Greak Freak, cioè quello che ad oggi è a tutti gli effetti l’uomo franchigia dei Milwaukee Bucks: Giannis Antetokounmpo.
La 15esima scelta assoluta del draft 2013 ha già dimostrato di essere atleticamente incontenibile per i "colleghi" europei e un fattore clamoroso nella propria metà campo
Buona parte dell’esito della spedizione greca dipenderà però dall’adattarsi del ragazzo di origini nigeriane alle diverse difese a zona che incontrerà nell’arco della manifestazione. Se stazionerà sul perimetro verrà costantemente "battezzato" (24% al tiro quest’anno nei tiri da 6 o più metri), con coach Katsikaris che non potrà permettersi il lusso di averlo in campo nei momenti decisivi.
Nello spot di PF Georgios Printezis è una certezza: rimbalzi, lavoro sporco e il solito e originale repertorio di semiganci e floater, il tutto unito ad un’esperienza incredibile per uno che ha appena compiuto 30 anni. La sua spalla sarà Kostas Koufos, unico rim protector di livello presente nel roster: una stagione regolare da 5.2 punti+5.3 rimbalzi in soli 16 minuti di impiego (uniti ad un interessante 47% concesso al ferro agli avversari), gli è valsa un quadriennale da 33M di dollari con i Sacramento Kings.
La panchina
I due nomi di spicco che partiranno col coprimaglia addosso sono Ioannis Bourousis e Kostas Papanikolaou. Titolarissimi in precedenti edizioni della nazionale ellenica, entrambi arrivano da un’annata "rivedibile" a livello personale: l’ex Milano (ed ora anche ex Real) è sì salito sul tetto d’Europa, ma giocando solo 9 minuti totali nelle final four; il secondo, dopo aver dimostrato di poter ricoprire tranquillamente un ruolo "off the bench" in NBA, è stato spedito a Denver nella trade Lawson e poi tagliato dai Nuggets. Il due volte vincitore dell’Eurolega può sfruttare questa vetrina per mettersi in mostra, sperando in una chiamata da un’altra franchigia americana (nel caso fosse ancora free agent a settembre), mentre Bourousis nelle competizioni internazionali è una certezza.
Al veteranissimo Nikos Zisis e a Kostas Kaimakoglou spetterà il compito di innescare i vari tiratori della second unit. Il playmaker visto anche dalle nostre parti (Treviso e Siena) ha contribuito a portare per la prima volta una squadra turca fra le prime quattro d’Europa, il lungo dell’Unics è una vera e propria point forward vecchia scuola: atletismo al minimo sindacale, ma è pericoloso dall’arco e la passa divinamente (3 assist a partita in questa stagione).
Si parlava di tiratori no?
Kostas Sloukas: 33/90
Vaggelis Mantzaris: 55/155
Stratos Perperoglou: 59/164
Nella stagione regolare 2014/15 i tre sopracitati hanno combinato per un 36% dalla linea dei 6,75m; se manterranno questa efficienza, la panchina greca ha poco da invidiare anche a quella francese o serba.
Il pronostico
Forse mancano un po’ di atletismo e di fisicità per puntare al metallo più prezioso, ma è dal 2005 che la Grecia non si presentava ai nastri di partenza di Eurobasket con una squadra di tale livello. Era la nazionale di Papaloukas, Diamantidis e Zisis, con Spanoulis e Bourousis poco più che ventenni a giocare scampoli di partita e/o il garbage time. Come finì 10 anni fa? Con gli ellenici con la medaglia d’oro al collo ovviamente!
Articolo a cura di Marco Braini
Nessun commento:
Posta un commento